→ agosto 3, 1994

La tentazione di considerare la vicenda del decreto sulla carcerazione preventiva come parte di un lucido disegno di puro potere è fortissima: Berlusconi, una volta conquistato il comando, sarebbe ora solo preoccupato di consolidarlo, regolando i conti con gli altri poteri erzi. Con l’informazione, sostituendo il vecchio Consiglio di amministrazione Rai e mettendo sotto tutela il nuovo, di cui ora potrà revocare il mandato a suo piacimento; con i servizi, cambiandone i vertici e mettendo a capo di quello che risponde a Maroni un generale dei Carabinieri, dipendente quindi gerarchicamente dal fido Previti; con Bankitalia, intervenendo nella nomina del direttore generale; ora con la magistratura. Berlusconi starebbe cioè mettendo le basi per la trasformazione in regime del mandato che ha ricevuto dagli elettori. A tanto determinato attivismo su informazione, servizi, banca centrale, giustizia, si contrappone il piccolo cabotaggio legislativo, nella totale assenza di prov-. edimenti di un qualche livello progettuale.
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→ luglio 30, 1994

Intervista di Franco Debenedetti a Mario Deaglio
D.: Professor Deaglio, lei è attento osservatore della situazione nazionale, che riesce sempre a guardare dal punto di vista di 7brino. Lei è stato, tra l’altro, uno dei primi a parlare apertamente del declino della nostra città, quando ancora nessuno sembrava accorgersi della gravità della situazione. Quali attese e quali timori dovrebbero attualmente nutrire Torino, la sua economia e le sua realtà sociale, verso il nuovo clima politico italiano?
R.: Premetto innanzitutto che parlo da economista, e dunque le mie attese e i miei timori riguardano principalmente la situazione economica.
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→ luglio 30, 1994
Intervista di Mario Rodriguez
Allora, senatore debenedetti, come sono stati questi primi 100 giorni da parlamentare all’opposizione?
Nonostante il clima di forte scontro politico che c’è stato e tutt’ora c’è nel Paese, prima ancora che nel Parlamento, vorrei partire da una considerazione un po’ sfumata. Guardi, anche se il voto ha diviso gli italiani ritengo che ci sia qualcosa che li unisce indipendentemente dal voto. Ritengo che la maggioranza dell’elettorato italiano condivida un progetto di risanamento del Paese.
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→ luglio 16, 1994

La politica economica del governo Ciampi era assolutamente corretta, ha avuto successo, e va coerentemente proseguita.
Chi autorevolmente lo afferma non è un’opposizione frustrata e nostalgica, ma il ministro delle Finanze del governo Berlusconi: è infatti quanto si ritrova nel documento di manovra economica varato ieri dal governo.
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→ luglio 1, 1994

Sul piano politico ho avuto un ruolo attivo nel promuovere la costituzione del gruppo parlamentare “Sinistra Democratica”. Ciò è stato utile per qualificare la nostra posizione di parlamentari di opposizione in modo più chiaro di quanto sarebbe stato possibile mantenendo la collocazione nel gruppo misto. La cosa ha avuto anche una favorevole ricaduta nella composizione e nelle presidenze delle Commissioni. Sul piano dei lavori parlamentari ho presentato un’interrogazione sui processi di privatizzazione di Enel e Stet. Le privatizzazioni devono essere l’occasione per liberalizzare i mercati, eliminando posizioni di monopolio e promuovendo la concorrenza.
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→ luglio 1, 1994

La rivoluzione nei servizi offerti dalla pubblica amministrazione: questo dovrebbe essere il tema centrale del programma politico dell’opposizione, così come lo è nell’America di Clinton nelle laburiste Australia e Nuova Zelanda, nella patria della socialdemocrazia, la Svezia. Anche dall’iniziativa che l’opposizione saprà prendere, dalla qualità delle risposte che saprà dare dipenderà se essa potrà risultare vincente al prossimo confronto elettorale, o se conoscerà la sorte del laburismo inglese, alla sua quarta sconfitta consecutiva.
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