→ maggio 17, 2025

Al Direttore.
La conferma della condanna in appello decisa dalla Cassazione per l’ex amministratore delegato di Autostrade per l’Italia e di Atlantia Castellucci ha sollevato forti dubbi. Dubbi innanzitutto per la sproporzione tra le attività che Castellucci svolgeva e la causa del gravissimo incidente presso Avellino per il quale è stato condannato. Castellucci è stato l’artefice, dal 2005 al 2019, della trasformazione di Autostrade da monopolista italiano pubblico e inefficiente a leader mondiale nel settore delle infrastrutture, con attività nel settore delle autostrade, degli aeroporti e dei sistemi di pagamento in quattro continenti. Artefice del risanamento dell’aeroporto di Fiumicino passato in pochi anni, sotto la sua gestione, da essere il peggior aeroporto europeo a modello per qualità del servizio ed efficienza. E anche artefice del netto miglioramento della sicurezza sulle autostrade italiane: l’asfalto drenante e il Tutor sono invenzioni tutte italiane. Azionista di riferimento del Tunnel sotto la Manica, delle principali reti autostradali in Italia, Spagna, Francia, Argentina, Brasile, Cile.
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→ aprile 9, 2025

Mi racconta mio nipote che nella sezione della prima media della scuola che frequenta nel centro di Milano, finita la lezione alcuni ragazzi, col braccio teso nel saluto romano, fanno suonare sui telefonini a pieno volume una canzone d’altri tempi, «Faccetta nera». Perché è l’inno mussoliniano, avrebbe spiegato un ragazzo. Il fatto è stato confermato da diversi ragazzi e dai loro genitori. La preside sta studiando che provvedimenti prendere. Ai miei tempi sarebbe stato il 6 in condotta, che implicava ripetere l’anno.
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→ marzo 27, 2025

Al Direttore.
Grazie a Dario Franceschini: non se ne poteva più. De Benedetti o Debenedetti, con le varianti del minuscolo maiuscolo. E sempre a chiedere, a precisare, a correggere… Peccato che il nome da signorina che ha poi sposato Benaja non siamo riusciti a trovarlo. Era nato nel 1540, morto nel 1607, scappati, probabilmente entrambi da Isabella la Cattolica. Attraverso la Francia fino a Cherasco.
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→ febbraio 3, 2025

di Aldo Cazzullo e Roberta Scorranese
Franco Debenedetti: «Il caso dell’eredità di Vattimo? Caminada è innocente. Io a 92 anni non smetto di sciare»
Franco Debenedetti, è vero che a 92 anni va a sciare?
«Certo. Sulle Tofane. E a Dobbiaco».
Come si arriva alla sua età in piena forma?
«Mio padre è morto a 99 anni: una piccola beffa per uno come lui, che voleva arrivare a cento a tutti i costi».
Genetica, dunque?
«Non so. Posso però dirvi che bevo un bicchiere di rosso a pasto e mangio di tutto, tranne la testina. E ho sempre coltivato il piacere di scivolare nel sonno accompagnato da un bel libro».
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→ gennaio 24, 2025

Al direttore.
L’11 gennaio, Stefano Cingolani ha scritto: “Non solo Musk. Anche Zuckerberg e Bezos si inginocchiano a Trump. Il nuovo corso del capitalismo americano. L’andazzo di questi ultimi tempi conduce dritti dritti al crony capitalism, il capitalismo clientelare. In Italia lo conosciamo bene. Per molti versi quello che sta accadendo a Musk e alla sua cricca ricorda la metamorfosi dei Condottieri, protagonisti dell’ultima fiammata del capitalismo italiano negli anni 80 che poi sono passati dalla concorrenza alla concessione governativa, dal mercato allo stato, dai maglioncini alle autostrade: Benetton, Berlusconi, De Benedetti”.
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→ gennaio 16, 2025
Con Furio Colombo, mancato il 14 Gennaio, eravamo diventati molto amici quando prima delle elezioni del 1996 l’avevo tempestato di richieste perché tornasse in Italia e si candidasse alle elezioni.
Cosa che fece con successo.
È primo firmatario (e io di seguito) della proposta di legge che nel 2000 istituì il 27 Gennaio come Giorno della Memoria.
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