→ Iscriviti

Archivio della categoria »Varie« Segui questo argomento

→  maggio 25, 2023

1. Titolo del Corriere Economia

I nuovi Musk o Zuckerberg? Difficile trovarli in aula. La provocazione di Michael Gibson: l’innovazione spesso è scollegata dal merito scolastico. Servono menti originali, multiformi e versatili, qualità che non si insegnano

leggi il resto ›

→  maggio 17, 2023


Se si parla di innovazione non si può che partire dalla scuola. Perché, uscendo da lì, i ragazzi entreranno in un mondo retto dalla concorrenza, dove beni e servizi vengono confrontati e scelti per il loro valore relativo: studenti più preparati e più abituati a una sana competizione saranno anche adulti più in grado di cogliere le opportunità e di provare a innovare anche loro, contribuendo alla crescita per tutti. E’ esattamente il contrario di quello che fa oggi la nostra scuola: che non vuole giudicare e non vuole essere giudicata.

→  gennaio 17, 2023


di Michele Masneri

Contro il logorio della città industriale negli anni Sessanta nasceva il design notturno e pop di Strum e Studio 65. Tutto parte dal Piper

Nei fatali Sessanta, mentre a Milano si muovevano i soliti dioscuri del design, da Magistretti a Castiglioni a tutti gli altri, a Firenze nasceva il design radicale, a Roma nel design non è mai successo niente, a Torino succedeva qualcosa di eccezionale. Come a Firenze, la molla fu la noia. Nel ’64 Un articolo su Casabella intitolato “Torino. Monopolio e depressione culturale ” a firma di Riccardo Rosso, sconosciuto studente di Architettura ma futuro socio di Pietro Derossi (allievo di Mollino) e del costituendo gruppo Strum, che stava per “architettura strumentale” e aveva come obiettivo principale quello di utilizzare l’architettura come uno strumento di partecipazione alle lotte sociali e politiche, rompe il grigiore esistenzial-architettonico.

leggi il resto ›

→  gennaio 12, 2023

Questo che segue non è un documento mio, ma quello che avrei voluto scrivere. “Quel Grido da Verona” di Carlo Rovelli sul Corriere dell’8 Gennaio mi aveva profondamente infastidito. Ma quello che mi ha davvero indignato è che la pagina dei commenti del giornale della borghesia italiana, su cui siamo soliti leggere i profondi ragionamenti e le sagge riflessioni di Angelo Panebianco, di Sabino Cassese, di Mario Monti, più recentemente di Alberto Mingardi venissero lordate da una, non breve, “lezione” di sedicente pacifismo. Ricevo oggi una replica di Giovanni Cominelli che mi sembra faccia ragione delle intollerabili falsità e distorsioni del brano del noto fisico. Lo pubblico qui, sicuro che incontrerà consensi.

leggi il resto ›

→  novembre 22, 2022


Risposta all’articolo di Francesco Damato su Il Dubbio del 18 Maggio

È uno scambio di persona quello in cui è incorso Francesco D’amato sul Dubbio del 18 Maggio.
Quello che nell’intervista ad Aldo Cazzullo sul Corriere “dà lezioni sul popolo al PD” è mio fratello. Ci vogliamo molto bene, ma io di nome faccio Franco e di cognome Debenedetti, tutto attaccato, lui Carlo e lui di cognome De Benedetti. Siamo entrambi ingegneri e nessun dei due è professore.

leggi il resto ›

→  novembre 14, 2022


La prima ipotesi, quella di un’unica rete pubblica, l’aveva tuonata Grillo nel 2020; la seconda (due reti in concorrenza) pare trovasse i favori del ministro Colao. Ma sostanzialmente il governo Draghi la questione l’ha lasciata come l’aveva trovata. Eppure da questa scelta dipende il futuro di una delle poche grandi aziende che ci sono rimaste, “ci” per modo di dire, perché a controllarla è la francese Vivendi.

leggi il resto ›