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→  giugno 16, 2009

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da Peccati Capitali

Mi domando che cosa ha spinto Pierluigi Bersani ad andare a parlare di patrimoniale al convegno dei Giovani di Confindustria a Santa Margherita. Escluso che fosse una risonanza della moda inaugurata da Gheddafi, appuntarsi sul petto qualcosa di simpatico da esibire al padrone di casa: é assodato che Bersani non aveva una cartella delle imposte attaccata con una spilla da balia al bavero della giacca.

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→  maggio 27, 2009

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da Peccati Capitali

“Only the paranoids survive” era il motto di Andy Groves, il fondatore di Intel, primo produttore mondiale di microprocessori, i motori di computer e cellulari. Ma potrebbe essere il motto di Silicon Valley, quel concentrato di imprese dove le idee circolano vorticosamente, e ha successo chi arriva prima, conquista una testa di ponte nel mercato, la allarga innovando, tutti con la paranoica ossessione che ogni giorno può nascere qualcuno che ti detronizza con un’idea migliore.

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→  aprile 17, 2009

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da Peccati Capitali

L’investimento in titoli di Stato è per definizione quello a più basso rischio. Ma quanto rende? Su un arco di un secolo, al netto dell’inflazione, i Treasury Bills hanno reso l’1% l’anno, i buoni della Confederazione Svizzera lo 0,8%. Pensiamo solo quanto, al confronto, è cresciuta la ricchezza di quei Paesi.

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→  aprile 1, 2009

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da Peccati Capitali

E ora la rabbia: scatta qua e là la caccia ai manager. E’ una reazione sociale diversa da quella prevista. Era attesa la protesta del lavoro dipendente per la crisi economica, file dei disoccupati, cortei guidati dai sindacati. E ci si ritrova la rabbia populista del ceto medio, devastato nel patrimonio dalla crisi finanziaria e chiamato a pagare, con le tasse, il costo per uscirne.

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→  marzo 25, 2009

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da Peccati Capitali

I tedeschi che si sentono sicuri al volante sono quasi il doppio degli italiani. Sono anche quasi il doppio nel dare risposte esatte sul codice della strada, in particolare sulla velocità consentita. Tra gli italiani invece é quasi doppio il numero di chi vorrebbe multe più severe. Il Corriere, che pubblica i risultati di questo ampio sondaggio, riporta anche i dati relativi a inglesi, spagnoli, francesi: sembra proprio che nordici e mediterranei formino due gruppi diversi tra loro anche in ciò che pensano e provano quando sono al volante.

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→  marzo 11, 2009

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da Peccati Capitali

Affrettatevi: c’è una straordinaria finestra di opportunità da cogliere. Non so quanto durerà, quindi non ditelo a nessuno. Si tratta dell’Alta Velocità, sulla tratta Milano Roma, soprattutto di quella “Fast”, che non ferma né a Bologna né a Firenze. Tre ore e mezzo a 300 chilometri l’ora (va beh, manca ancora il tunnel appenninico, record di lentezza a costruirlo, e di velocità a percorrerlo, e allora saranno tre ore).

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