→ marzo 23, 2003

È miope la scommessa di Chirac
Non vedo un movimento pacifista animato da un sentimento antiamericano specifico, distinto cioè dal generico anticapitalismo no global: in questo sono d’accordo con Gianni Cuperlo. Era evidente che il gioco dei rinvii orchestrato dalla Francia all’ONU di fatto levava ogni forza di dissuasione alle truppe angloamericane dispiegate in Medio Oriente, lasciando solo l’alternativa tra essere umiliati o attaccare, e che quindi, pur senza ONU, un europeo non avrebbe avuto alternativa allo schierarsi dalla parte degli USA; è del pari evidente oggi che l’alternativa è solo tra una rapida vittoria con le attuali regole di ingaggio, o una sanguinosa escalation.
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→ febbraio 15, 2003

La guerra in Iraq
La sinistra di governo, giudicherebbe “legittima ma sbagliata” una guerra con mandato dell’ONU (Massimo D’Alema); al massimo arriverebbe a “inchinarsi alle decisioni dell’ONU” (Giorgio Napolitano). Il mandato dell’ONU è dunque la linea di difesa che essa oppone al “no senza se e senza ma”, quello del pacifismo dichiarato e quello dell’antiamericanismo sottinteso.
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→ novembre 15, 2002

Il forum ha spostato gli equilibri interni alla sinistra
Quanti voti avrà spostato il Social Forum di Firenze? Credo pochi in negativo, il suo pacifico svolgimento non dovrebbe aver spaventato nessun benpensante. Ma pochi, credo, anche in positivo: non riesco a individuare i profili sociologici di elettori del centrodestra che il raduno di Firenze abbia convinto a votare a sinistra: quel distacco dal 45% al 60% che esisterebbe oggi, secondo il sondaggio di Renato Mannheimer (Corriere della Sera del 4 Novembre) tra il mercato potenziale dei due schieramenti, credo che sarà rimasto, nella migliore delle ipotesi, invariato.
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→ novembre 17, 2001

Rubrica “Porto Franco” sul congresso dei Ds
Non mi aspettavo citazioni poetiche da Fassino: ci ha dato un paio di Roosevelt e nessun Bernstein, e va bene così. La sua cultura non è quella dei cantautori. I documenti congressuali hanno una loro retorica ma Fassino i suoi punti fermi li ha messi. Sulla guerra e sui no-global innanzitutto.
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→ novembre 8, 2001

Intervista di Franco Garnero
Non è uno che ama stare allineato e coperto, il senatore dei Ds Franco Debenedetti. Per tre legislature è stato eletto nella sinistra. Ma sempre mantenendo la propria indipendenza. Sulla nuova legge sul falso in bilancio, per esempio, non ha partecipato al voto, mentre i suoi colleghi votavano contro. E adesso ha annunciato che sabato sfilerà nella manifestazione di solidarietà all’America.
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→ ottobre 17, 2001

La guerra obbliga la sinistra a una scelta
La guerra obbliga la sinistra a una scelta. Una scelta esistenziale, nel senso che da essa dipende la sua sorte per molti anni a venire. Una scelta non eludibile, anche il rifiuto di compierla in modo esplicito sarebbe già una scelta.
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