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→  ottobre 15, 2009

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Al Direttore

A leggere i giornali italiani, anche quelli grandi, i Nobel quest’anno sarebbero andati ad economisti scettici sulla capacità del mercato di autoregolarsi, dubbiosi dell’utilità delle privatizzazioni, favorevoli all’intervento dello Stato.
La realtà è esattamente il contrario: Oliver Williamson, proseguendo nel solco della lezione Ronald Coase, mostra come sia più efficiente quando è l’impresa e non i regolatori a determinare i limiti di integrazione organizzativa e proprietaria; Elinor Ostrom ricerca quali siano le condizioni in cui soggetti privati trovano intese cooperative senza bisogno di interventi statali.
Proprio vero che ognuno guarda i fatti, e a maggior ragione quelli che avvengono fuori da casa propria, con gli occhiali della propria cultura quando non dei propri pregiudizi.

Franco Debenedetti

→  settembre 6, 2009

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In «Una storia operaia» Riccardo Ruggeri racconta la sua vita, dall’infanzia in una famiglia proletaria ai piani alti del gruppo Fiat, fino ai vertici di grandi imprese multinazionali. E spiega come ha imparato la «govemance»

La storia è, classicamente, storia di fatti. Oppure biografia, storia di «vite di uomini illustri». O ancora autobiografia, storia della propria vita e dei fatti di cui si è stati personalmente partecipi. Questa storia è diversa, costruita com’è da ritratti di persone incontrate. Chi è il protagonista? L’autore in quanto è lui presente in ognuno di quegli incontri? O l’altro, i personaggi incontrati e rappresentati? E una storia precisa, tempi, luoghi, ambienti sono ben definiti; ma può essere percorsa in molti modi, in molti modi si possono collegare i vari ritratti.

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→  agosto 26, 2009

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da Peccati Capitali

“Già l’aquila d’Austria/ le penne ha perdute./ Il sangue d’Italia/ e il sangue polacco/ bevé col Cosacco/ ma il cor le bruciò”. Meno male che di solito non la si canta fino alla fine, perché nelle situazioni ufficiali il cerimoniale prevede solo la prima strofa e in quelle sportive, si aspetta solo il calcio d’inizio: se no veramente verrebbe da dire che l’inno di Mameli è una Potiomkin pazzesca! Tanto convinti non dovevano essere neppure i costituenti, se sancirono l’uso del tricolore, ma si dimenticarono (?) di scegliere l’inno nazionale.

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→  aprile 1, 2009


I FILM DELLA NOSTRA VITA
76 leader d’opinione raccontano il film più amato

Della Porta Raffo Mauro (a cura di)
edizioni Ares, 2009


Contributo di Franco Debenedetti

Se per scegliere il film che mi è piaciuto di più scavassi nella memoria, dovrei poi verificare, e dunque rivederlo: correndo il rischio di rovinare un bel ricordo.
No, non voglio rivedere Hiroshima mon amour, voglio conservare la fascinazione di quel «à Nevers».
Così come l’«asa nisi masa» della bimbetta a Zvani in Otto e mezzo.
O la voce triste di Hal in 2001 Odissea nella Spazio, mentre muore incredulo che qualcuno possa distruggere la sua razionalità.

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→  febbraio 12, 2009


di Piergiorgio Odifreddi

Il bicentenario della nascita (12 febbraio 1809) e il centocinquantenario della pubblicazione del suo capolavoro L’origine delle specie (24 novembre 1859) ci forniscono una buona occasione per avvicinarci a Darwin, ripercorrendo insieme a Piergiorgio Odifreddi le tappe salienti del suo pensiero, le sue ripercussioni nella cultura moderna e le reazioni che ha scatenato di là e di qua del Tevere.

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→  dicembre 14, 2008


di Gilberto Corbellini
Cosa leggere per prepararsi al bicentenario darwiniano? E per far sì che il darwinismo non ci spieghi solo l’evoluzione, ma ci aiuti anche a pensare e decidere meglio?

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