In principio era Darwin

febbraio 12, 2009



di Piergiorgio Odifreddi

Il bicentenario della nascita (12 febbraio 1809) e il centocinquantenario della pubblicazione del suo capolavoro L’origine delle specie (24 novembre 1859) ci forniscono una buona occasione per avvicinarci a Darwin, ripercorrendo insieme a Piergiorgio Odifreddi le tappe salienti del suo pensiero, le sue ripercussioni nella cultura moderna e le reazioni che ha scatenato di là e di qua del Tevere.

Darwin confessò di non possedere una grande velocità di apprendimento, né una grande capacità di astrazione, ma di esser stato dotato di un’abilità non comune di osservazione e di classificazione. E riassunse le proprie doti enumerando «l’amore per la scienza, un’infinita pazienza nel riflettere lungamente su ogni argomento, gran diligenza nell’osservare e raccogliere dati di fatto, e una certa dose d’immaginazione e di buon senso.
La sua Autobiografia si conclude osservando: «È davvero sorprendente che con doti così modeste io sia stato capace d’influire in modo tanto notevole sulle opinioni degli scienziati su alcuni importanti problemi».

Nato a Cuneo nel 1950, Piergiorgio Odifreddi è un matematico, logico e saggista italiano.
Personalità di grande autorevolezza nella divulgazione scientifica e nella storia della scienza, è spesso intervenuto su questioni filosofiche e politiche.
Il suo libro del 2007 – Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici) – è stato accolto con numerose critiche dagli ambienti cattolici.

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