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→  luglio 3, 2012


Caro Direttore,

“Lo stato liberale secolarizzato vive di principi che non può garantire”. La Frankfurter Allgemeine cita il famoso filosofo del diritto, già membro della Corte di Karlsruhe, Ernst-Wolfgang Böckendförd per commentare la sentenza di Colonia sulla circoncisione: non può garantirli nel senso che non ne ha la possibilità, ma anche nel senso che può volere non garantirli, oppure che non le è consentito garantire. La protezione fisica che la Costituzione garantisce come suo diritto riguarda diritti che derivano da tradizioni religiose, ma che ledono diritti per garantire i quali è nato lo stato moderno, libero dai principi degli stati fondati sul diritto divino.

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→  gennaio 11, 2012


dalla rubrica Peccati Capitali

L’Agenzia delle Entrate ha inviato 80 ispettori a Cortina per vedere se i VIP arrivati in alberghi di lusso su auto di lusso che comprano in negozi di lusso, pagano le tasse. Il sindaco, che è scivolato su una gaffe storica: questo blitz è un attentato (Equitalia è oggetto di attentati veri). Il comandante della locale guardia di finanza, che non ha gradito l’intrusione: c’è già la crisi, lasciamo lavorare i negozi. L’albergatrice, che sa il fatto suo: i clienti se ne andranno a Saint Moritz. Io, che non capisco: controllare chi va in SUV in albergo di lusso a Cortina serve a scoprire una vippaggine ignota o le spese di un VIP notorio? Non è di routine l’incrocio telematico tra PRA, registri di alberghi e dichiarazione dei redditi? “Far piangere i ricchi” è fare coi soldi dello stato quello che Dagospia fa gratis? “Lotta all’evasione” è mettere un ispettore davanti a ogni negozio, così lottando anche contro la disoccupazione?

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→  ottobre 11, 2011


dalla rubrica Peccati Capitali

Qualcuno, a Roma, ha fotografato autisti dell’ATAC mentre parlano col telefonino, e ha sporto denuncia: ma come, se lo faccio alla guida della mia 500 in autostrada perdo 5 punti, se lo fa chi conduce un autobus snodato con cento persone a bordo in mezzo al traffico, niente? Un finimondo: i sindacati – FILT Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fit trasporti – la chiamano persecuzione, “video, denunce, querele, aggressioni fisiche e verbali si susseguono ogni giorno”. Invocano la legge: l’art 173 commi 2 e 3 del codice della strada esonera dal divieto le forze armate, e l’art 138 comma 11 anche i conducenti di veicoli adibiti al trasporto pubblico. E a loro volta denunciano gli “Zorro conterranei, i giustizieri” col videofonino.

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→  ottobre 1, 2011


Il caso dopo le denunce dei passeggeri

Una nuova «caccia alle streghe», una vera e propria «rappresaglia mediatica ai danni dei lavoratori». A scagliarsi contro il proliferare di notizie, riportate con rilievo dai media, che riguardano gli autisti del trasporto pubblico ripresi a guidare parlando al telefono cellulare, sono i sindacati del settore Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl trasporti. «Video, denunce, querele, aggressioni fisiche e verbali si susseguono ogni giorno contro chi gestisce la sua vita all’ interno dell’ intricata giungla metropolitana – denunciano i sindacati in una nota a lavoratori e azienda – Operatori tpl come presunti colpevoli, sempre. O peggio, come colpevoli a priori, dall’ innocenza tutta da dimostrare. E il mondo giudica.

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→  agosto 30, 2011


dalla rubrica Peccati Capitali

Cosa sarebbe Cogne senza il suo pratone? Disteso sotto il Gran Paradiso, al confine del Parco Nazionale, è l’attrazione dei turisti e l’orgoglio degli abitanti. Mi son quindi strabuzzati gli occhi a leggere che due albergatori hanno chiesto di farvi l’uno un garage l’altro un centro benessere, minacciando richieste di danni se glielo impediscono. Il fatto è che, secondo la legge, hanno ragione.

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→  marzo 1, 2011


dalla rubrica Peccati Capitali

Dopo 89 giorni a Rebibbia e 9 mesi agli arresti domiciliari, di cui 4 con la proibizione perfino di aprire la finestra, la settimana scorsa Silvio Scaglia è stato “liberato”. Intanto é iniziato il processo che lo vede imputato, in quanto capoazienda di Fastweb, per la vicenda delle compravendita di carte telefoniche fasulle, le “frodi carosello” che hanno consentito ad altre aziende di sottrarre al fisco importi molto rilevanti.

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