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→  marzo 22, 2011


Lettera al Direttore

Caro Direttore,

tocca molti argomenti Mario Pirani nel suo “Perché è possibile rinunciare al nucleare”: i deleteri effetti di una “propensione prometeica” a sviluppo e profitto; un’efficienza energetica accelerata oltre a quanto già quotidianamente constatiamo, dalle lampadine alle autovetture, dagli isolanti agli elettrodomestici; la possibilità, senza il nucleare, di sostenere uno sviluppo, inevitabilmente energivoro, che coinvolga anche chi oggi ne è ai margini, e ciò finché arriverà (se arriverà) la fusione nucleare; la definizione degli obbiettivi, dato che a una centrale si chiede di produrre energia e non posti di lavoro. Temi su cui si può consentire o dissentire ( e io dissento su tutti).

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→  dicembre 15, 2010


Lettera a Repubblica

“Costretta”, costretta a vendere per smontare il monopolio dell’energia elettrica, e quindi a trovare altri settori in cui investire per “mantenere dimensioni adeguate”. Così rispondendo ad Alessandro Penati, l’Ufficio relazioni con i media dell’Enel ammette le resistenze opposte alla volontà politica del suo azionista, rappresentato per l’occasione dal premier Prodi e dal Ministro Bersani, di liberalizzare il mercato, l’insofferenza esibita verso l’Autorità di regolazione all’uopo istituita dal Parlamento, le ambizioni coltivate prima in telefoni e acqua per diventare una multiutility, poi in altri Paesi per diventare una multinazionale. E giustifica con quella “costrizione” iniziale i deludenti risultati che ne sono seguiti. Insolito trovare in un organo aziendale un tale rispetto per la verità storica. Complimenti!

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→  settembre 21, 2010


Lettera al direttore

Caro Direttore,

“Se il Cavaliere compera il Corriere della Sera” : il titolo del “sabato” dell’11 settembre di Giovanni Valentini attirava l’attenzione, e gli avevo scritto in via privata e colloquiale. Poiché dedica l’ultimo “sabato” a polemizzare pubblicamente contro un suo personale riassunto di quella lettera, debbo fare alcune precisazioni.
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→  novembre 22, 2009

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L’approvazione del decreto Ronchi, battezzato come “privatizzazione dell’acqua”, ha suscitato una reazione negativa singolare per compattezza delle voci e per asprezza dei commenti: l’articolo di Paolo Rumiz (La Battaglia dell’acqua, la Repubblica 18 Novembre) ne è esempio emblematico. La reazione potrebbe essere dovuta a un riflusso negativo verso le privatizzazioni dei Governi Amato e Prodi, perché il tempo sbiadisce il ricordo di quanta fosse l’invadenza dello stato nell’economia, mentre la cronaca offre fresche ragioni per lamentarsi di disservizi.

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→  giugno 15, 2009

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Caro Direttore, «La “scure” di Draghi deve calare ancora, più dura e impietosa», ha scritto sul numero di Affari e Finanza dell’8 giugno scorso: i nodi che deve tagliare sono quelli con cui le banche provocano “l’asfissia finanziaria” delle imprese. Ne darebbero evidenza i loro bilanci, che per i ricavi contano sostanzialmente sul differenziale tra tassi attivi e passivi, e sul margine di intermediazione, e su cui gravano spese gonfiate da stipendi troppo elevati ai piani alti della piramide organizzativa.

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→  gennaio 22, 2008

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Lettere

Caro Direttore, è dettato dal calendario politico, dunque casuale, che Walter Veltroni abbia annunciato sabato che il Pd alle prossime elezioni correrà da solo. Ma non è senza significato che l’abbia fatto intervenendo alla nona Assemblea di Libertà Eguale a Orvieto.

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