→ aprile 15, 2009
Oggi è la comunità nazionale che paga i danni delle catastrofi naturali, con la fiscalità generale, e a volte con tributi specifici; sovente paga anche gli ingenti utili che alcuni fanno con le catastrofi. Ma chi propone un’assicurazione obbligatoria contro questo tipo di danni, non lo fa per risolvere più equamente e limpidamente un problema distributivo. L’obbiettivo è quello di ridurre i costi, agendo alla loro origine.
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→ novembre 15, 2008
L’instabilità finanziaria ha svelato gli effetti della circolarità perversa tra aiuti, azzardo morale e regolazione. Un’autorità mondiale da Bretton Woods 2
“Quelli di noi – ed io in primo luogo – che avevano pensato che bastasse l’interesse delle istituzioni che erogano il credito a proteggere gli investimenti degli azionisti, oggi sono colpiti nelle loro convinzioni”. Anche dopo la sua uscita di scena, le parole di Alan Greenspan lasciano il segno.
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→ maggio 9, 2005
L’eredità di Alberto Beneduce, il fondatore dell’IRI
Gli anniversari sono occasioni per fare un bilancio del passato, confrontarlo con il presente, e trarne argomenti per indicare un futuro: é quello che fa anche Massimo Mucchetti ( Lo Stato , da imprenditore a cassettista, Corriere Economia del 25 Aprile) ricorrendo il 61esimo anniversario della morte di Alberto Beneduce.
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→ novembre 10, 2004
Cosa si cela dietro l’ambigua formula
Per gli “atei devoti”, secondo l’espressione di Nino Andreatta, ribaltata da Giuliano Ferrara, il George W. Bush che ha vinto le elezioni è sia il “born again”, che mobilita il voto dell’America profonda, religiosa e integralista, sia il “commander in chief”, la guida che garantisce al paese sicurezza, e non esita nella lotta contro il terrorismo. La fede del convertito come il fondamento necessario alla fermezza del capo di una nazione in armi.
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→ luglio 5, 2004
Un saggio di Nardozzi sulla nostra economia: dalla competizione dei singoli imprenditori alle privatizzazioni, al potere di politici e banche
L’Italia del dopoguerra ha conosciuto uno straordinario sviluppo economico: dall’analisi di quanto accadde in quegli anni è possibile trarre indicazioni valide oggi che l’Italia sembra invece aver smarrito la capacità di crescere. Questo è l’approccio metodologico da cui parte Giangiacomo Nardozzi in Declino e Miracolo (Laterza 2004, ppX-127, 10,00€). Ciò che si propone é individuare il singolo fattore capace di spiegare i successi di allora e le difficoltà di adesso.
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→ giugno 14, 2001
Keynesiani alla riscossa. George W.Bush annuncia il suo piano di supporto all’economia che, tra maggiori spese e tagli alle tasse vale, per il prossimo anno, 130 miliardi di $, l’1,3% del PIL americano; pochi giorni dopo, a New York, in una riunione dei più importanti leader industriali americani, indica le condizioni in cui il suo Governo è disposto a finanziare le spese con il deficit di bilancio: col che viene iscritto d’ufficio al club dei seguaci del grande economista di Cambridge John Maynard Keynes.
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