→ Iscriviti
→  febbraio 27, 1994


intervista di Ettore Boffano


C’è un operaio, un o­peraio in tuta blu nelle fantasie e­lettorali di Franco Debenedetti, 61 anni, ingegnere, ex manager dell’Oliveti; e fratello di Carlo, l’Ingegnere di Ivrea. Un operaio torinese che, la mattina del 27 marzo, dovrà decidere se sce­glierlo come senatore progressi­sta scartando Valerio Zanone, I’ ex sindaco liberale passato al Pat­to di Segni, e Gipo Farassino, l’ex chansonnier
oggi luogotenente di Bossi all’ombra della Mole.

leggi il resto ›

→  febbraio 26, 1994


“La pubblicità ingannevole è stata anche nel consumo”. Così Franco Debenedetti – fratello del presidente della Olivetti, Carlo, e candidato nella lista dei Progressisti nel collegio di Torino 1 – ha commentato in una dichiarazione diffusa oggi l’affermazione, “Creerò un milione posti di lavoro”, che Silvio Berlusconi avrebbe fatto giovedì scorso in una trasmissione condotta da Gianfranco Funari.

leggi il resto ›

→  febbraio 24, 1994


intervista di Pier Giorgio Betti

«Io sono con i progressisti in quanto im­prenditore perché ritengo che solo uno Stato giusto sia legittimato a chiedere sa­crifici e che solo l’intelligente collabora­zione di tutti sia la strada dell’efficienza». Così Franco De Benedetti spiega la sua decisione di impegnarsi in prima perso­na, come candidato, nella campagna elettorale. E il programma di Berlusconi? «Come è possibile che gli italiani creda­no ancora alla letterina di Natale in cui si può chiedere tutto e si spera di trovare tutto, la mattina dopo, ai piedi del letto? Queste promesse verranno mantenute solo per alcuni e faranno stare peggio tutti gli altri».

leggi il resto ›

→  febbraio 21, 1994


intervista di Alberto Papuzzi

«Io sono soltanto me stes­so. Non sono l’aanti Berlu­sconi. Come potrei?». Il gran borghese Franco Debenedetti rifiuta le etichette e si irrita garbatamente se la sua candidatura nel polo progressi­sta – collegio senatoriale numero 1 a Torino – viene messa in rela­zione con la rivalità tra Carlo Debenedetti, suo fratello, e Silvio Berlusconi, sua emittenza. Non è l’interprete di una guerra tra l’Ingegnere e il Cavaliere. «Però è vero – ammette – che la scesa in campo di Berlusconi mi ha dato ulteriori ragioni per essere nello schieramento progressista».

leggi il resto ›