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→  novembre 24, 2006

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Caro Direttore,

chi scrive non fa i titoli dei suoi pezzi, figurarsi quelli degli articoli altrui. Però li può immaginare: a me, leggendo il commento di Rinaldo Gianola a “Il baco del Corriere” di Massimo Mucchetti (L’Unità del 17 novembre) è venuto in mente un titolo alla Fortebraccio, del genere “Spie al giornale di lorsignori”.

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→  novembre 16, 2006

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da Peccati Capitali

A uno della mia età, leggere che Francesco Rutelli vuole procedere a una revisione completa del linguaggio del suo ministero e dei musei che amministra, per espungervi gli anglicismi, fa venire in mente la crociata contro le parole straniere indetta dal fascismo.

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→  giugno 14, 2006

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da Peccati Capitali

Sfida ardua scrivere storie in cui protagonista è il tempo, il susseguirsi delle generazioni di una grande famiglia, il volgere di un secolo, l’incrociarsi di vicende private e pubbliche. Marco Ferrante (Casa Agnelli, Mondatori, 2007) questa sfida l’affronta con un sentimento intenso, di rispetto e di amore, per le “storie e personaggi dell’ultima dinastia italiana”, avendo sempre presente che “i rapporti umani sono abissi”. Lo dimostra la penetrante attenzione con cui analizza i dettagli delle fotografie in cui i personaggi sono ritratti, tra le cose migliori del libro.

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→  marzo 17, 2006

“La fortuna di un popolo non sta principalmente nei beni di cui dispone, ma nella coesione tra le sue parti, nella loro capacità di dividersi il lavoro e concordarne la distribuzione dei frutti; litigando, magari, ma sempre nella consapevolezza che non c’è un futuro per nessuno se non insieme agli altri. Allo stesso modo, la ricchezza di una grande metropoli sta tutta nella capacità di ogni sua parte di coordinarsi con le altre, nella percezione diffusa della prontezza reciproca come fonte di sicurezza e benessere per tutti: un grande gioco in cui tutti hanno da guadagnare”.

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→  settembre 27, 2005


di Orlando Franceschelli

Crisi ecologica, polemiche sull’insegnamento del darwinismo, scontro tra laici e cattolici su questioni bioetiche sempre più impegnative: già questi temi ci ricordano come il confronto su natura e creazione rappresenti il problema nel quale siamo tutti coinvolti. Ma in quali termini si presenta oggi questo confronto? La risposta è ben nota: Darwin ha segnato un punto di svolta epocale e semplicemente inaggirabile. Dopo Darwin, è veramente cambiato per sempre il nostro modo di guardare al mondo, alla natura umana, all’etica. E anche a Dio, alla sua onnipotenza e alla sua giustizia: quali domande rivolgerebbe un Giobbe “darwiniano” a un Creatore che dona la vita, tollerando però il male fisico, le ferite e gli tsunami planetari documentati dai processi evolutivi? Dio e Darwin, appunto: l’esito più alto e attuale di tutto il confronto tra la modernità e l’eredità teologico-filosofica delle sue stesse radici cristiane.

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→  luglio 24, 2005

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Replica a Giuliano Amato sulla libertà scientifica

Le vendite di Rolex in Cina aumentano di oltre il 100% l’anno. Percentuali di incremento analoghe sono registrate da Montblanc. Il sistema opeativo Windows ha il 95% del mercato cinese, una percentruale di molti punti maggiore di quella che detiene nel resto del mondo. Questi exploit commerciali non sono ottenuti grazie a costose campagne promozionali, o a sofisticate strategie di marketing: sono risultati che arrivano gratuitamente, senza impegni, perfino ad onta degli sforzi fatti per contrastarli. Sono i frutti imprevisti della pirateria.

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