→ novembre 15, 2001
Partita doppia
Il titolo, sparato lunedì 5 novembre in prima pagina su cinque colonne dall’autorevole Financial Times era da far sobbalzare. ” Dubbi su come l’Italia si qualificò per l’entrata nell’Euro”. Operazioni sui derivati, spiegava il catenaccio, forse erano state usate per “occultare la dimensione del deficit”. E subito il pensiero andava a Mario Draghi, il direttore generale del Tesoro che per dieci anni aveva gestito il nostro gigantesco debito pubblico con riconosciuta perizia, confermata da prestigiosi premi i internazionali. E più su a Carlo Azeglio Ciampi, all’epoca titolare del dicastero, che aveva ribattuto colpo su colpo chi non credeva possibile che l’Italia passasse in un anno dal 6,3% al 2,8% di rapporto deficit/PIL. E più su ancora a Prodi, all’epoca presidente del Consiglio. Che ci fossimo sbagliati tutti?
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→ novembre 15, 2001
Al direttore.
Comincia il congresso ds. Altiero Spinelli al giovane Pietro Folena, che lo aveva criticato per avere approvato la rappresaglia contro la Libia ordinata da Reagan nel 1986, così rispose sull’Espresso, ultimo scritto pubblico di Spinelli prima della morte: “Come prima cosa ti consiglio di tener sempre presente che se ti capita di prendere un calcio nel sedere (da Gheddafi o da altri) la tua prima reazione deve essere quella di restituirlo. Dopodiché mettiti pure a un tavolo a ‘far politica’ con chi te lo ha dato.
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→ novembre 9, 2001
La rigidità del mercato del lavoro, il carico fiscale sul lavoro, la difficoltà a realizzare una significativa mobilità dei lavoratori: i problemi dell’Europa
Per le riforme strutturali che l’Italia attende da anni, siamo ormai a un punto decisivo. Ieri, ufficialmente il Consiglio dei ministri non se n’è occupato. In realtà, tutti sanno che il Governo si trova a una svolta: da una parte definire il contenuto delle deleghe sul fisco, entro il 16 novembre; dall’altra, mantenere in piedi il confronto con le parti sociali senza mostrare il viso dell’arme ai sindacati che, proprio ieri, hanno chiesto un incontro personale a Berlusconi per tentare di evitare nella maggior misura possibile che l’esercizio delle deleghe porti una ferita insanabile alla concertazione come fu definita da Ciampi.
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→ novembre 8, 2001
Intervista di Franco Garnero
Non è uno che ama stare allineato e coperto, il senatore dei Ds Franco Debenedetti. Per tre legislature è stato eletto nella sinistra. Ma sempre mantenendo la propria indipendenza. Sulla nuova legge sul falso in bilancio, per esempio, non ha partecipato al voto, mentre i suoi colleghi votavano contro. E adesso ha annunciato che sabato sfilerà nella manifestazione di solidarietà all’America.
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→ novembre 6, 2001
Solidarietà agli Usa, la sinistra non deve mancare
Adesso andrò alla manifestazione del 10 novembre in Piazza del Popolo; adesso la sinistra dovrebbe parteciparvi in massa. Quando ho saputo che «Il Foglio» di Giuliano Ferrara lanciava l’idea di una grande manifestazione di solidarietà agli Usa, come prima reazione ho pensato che la sinistra avrebbe dovuto aderirvi senza esitazioni e partecipare alla sua organizzazione. Invece la cosa si ingarbugliò, a sinistra e a destra; alla manifestazione di solidarietà verso l’alleato americano colpito si sovrappose la contrapposizione con l’avversario politico italiano da colpire.
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→ novembre 4, 2001
Dopo l’11 settembre i rischi di un nuovo protezionismo
«Più regole contro il mercato selvaggio», titola La Stampa, riportando il pensiero di Romano Prodi; «Mercato, ideologia sconfitta», riassume il Corriere il pensiero di Giuseppe De Rita (in entrambi i casi forzando un po’…). Dall’11 settembre è stato un ritorno in forze di chi, in nome di Keynes, auspica il ritorno dello Stato nella gestione diretta di attività economiche; o di chi, in nome del nuovo Nobel Joseph Stiglitz, se la prende con i fallimenti del mercato. Nel disorientamento e nella paura, scatta sempre l’istinto di chiedere ai propri governanti non solo informazioni corrette e decisioni sagge, ma protezione sicura.
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