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→  aprile 26, 2008

il_riformista
Quando si scrive una lettera, si ha in mente chi la leggerà; quando si scrive un articolo bisogna sapere per chi si scrive. A chi si possono rivolgere oggi i “liberali di sinistra”? Uso questa espressione per indicare gli intellettuali e gli editorialisti che, senza magari neppure considerarsi “di sinistra”, alla sinistra si sono rivolti ritenendo che valesse la pena impegnarsi per sottrarre quell’area politica alla demagogia del “senza se e senza ma”, distoglierla dalle filastrocche consolatrici dell’antiberlusconismo, e farla diventare moderna. Farle che capire che “liberalizzare è di sinistra”, secondo il titolo di un fortunato libro di Alesina e Giavazzi.

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→  marzo 21, 2008

il_riformista
Salvataggi. Sa che è una bufala, ma basta arrivare alle elezioni

È un genio della politica, niente da fare! D’accordo, l’assist di Prodi era imperdibile, ma l’incornata in rete di Berlusconi è stata da urlo. Ancora ieri TPS spiegava convinto l’ineluttabilità della decisione e confrontava compunto i costi del vendere e quelli del liquidare; lui spazza via esuberi, aerei, piloti, malpense e fiumicini, e fa apparire luminosa, e improvvisamente credibile, l’idea del rilancio. Un colpo che vale un milione di manifesti “Italia rialzati”.

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→  marzo 15, 2008

il_riformista
Bassa crescita.

Nelle competizioni elettorali, l’importante è dettare l’agenda. È riuscito a Veltroni con la scelta di andare da solo: ha modificato la geografia politica italiana. Ad un livello diverso, é quello che sta riuscendo a Giulio Tremonti: con il suo “La paura e la speranza” ha buttato sul tavolo una carta e su quella fa “ballare” l’avversario.

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→  marzo 8, 2008

il_riformista
Simboli. Ultimi fuochi a Palazzo Chigi

I conti di Ciampino, come i non più giovanissimi ricorderanno, sono quelli fatti da Umberto II sulla scaletta dell’aereo che lo portava a Lisbona dopo il referendum. Mi sono venuti in mente a proposito degli ultimi provvedimenti del Governo Prodi: sembrano anche loro “conti”, conti che si vogliono regolare per non perder l’occasione di farsi ricordare come un Governo centralista, costruttivista, pregiudizialmente sospettoso verso i cittadini. Naturalmente cavalcando il populismo delle virtuose intenzioni, in modo che nessuno possa eccepire che si esorbiti dai limiti dell’ordinaria amministrazione.

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→  gennaio 19, 2008

il_riformista
Fino a che punto, nel governare, durare è un valore?

Il problema del nuovo e del vecchio, e del loro succedersi nel tempo, era presente nel progetto del PD fin da quando fu concepito. Proprio perché esso è una vera innovazione politica, come lo fu l’Ulivo nel 1996, come lo fu la discesa in campo di Berlusconi nel 1994.

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→  novembre 8, 2007

il_riformista
Geronzi e i “piani alti”

C’é un problema Geronzi? Lo sostiene, senza punto interrogativo, “Report” di domenica scorsa. Secondo la sua conduttrice Milena Gabbanelli, dopo la condanna in primo grado per insider trading, con le nubi delle vicende legate al crac Cirio, da quanto emergerebbe da indagini interne sull’uso di fondi per iniziative promozionali, Cesare Geronzi non dovrebbe sedere sulla poltrona di Presidente del Comitato di Sorveglianza di Mediobanca.

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