→ maggio 23, 1997

Come mai questa accelerazione improvvisa nelle privatizzazioni, tanto piu’ sorprendente in un processo che sembrava bloccato dall’epoca del Governo Amato, nonostante dichiarazioni di ministri e ammonimenti di governatori?
Il mese scorso Sanpaolo ha annunciato il suo piano di privatizzazione. Nei giorni scorsi l’ha fatto Cariplo. Anche la privatizzazione di BNL-Banco Napoli-INA appare oggi piu’ vicina.
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→ aprile 27, 1997

Le reazioni al report della Commissione Ue a un anno dal giudizio finale sulla moneta unica sono state di due segni tanto diversi da indicare il fossato che l’attuale Governo ha di fronte a sé. La reazione ufficiale di maggioranza, Governo e Quirinale è stata di insofferenza e di rigetto. Come era avvenuto dopo lo schiaffo spagnolo, dopo le analisi di Confindustria, dopo i numerosi segnali che arrivavano dall’Europa. Le reazioni di tutti gli osservatori indipendenti invece — perfino di testate molto “comprensive” nei riguardi della maggioranza — sono state di segno opposto: al centro delle critiche è stata posta l’improprietà di una reazione che, nell’infelice riferimento a contabili e ragionieri, finisce per suonare ingenerosa innanzitutto verso chi, al Tesoro, ogni giorno è impegnato in un compito — far quadrare i numeri — che proprio chi ha reagito peggio a Bruxelles gli rende più difficile.
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→ aprile 24, 1997

La prudenza era d’obbligo: quando Zandano annunciò che aveva un piano per privatizzare il Sanpaolo, la reazione mia, e di quanti si impegnano per la privatizzazione delle banche pubbliche era stata di cauto ottimismo, troppe volte in questo Paese agli annunci non sono seguiti i fatti, o i fatti non sono stati chiari.
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→ aprile 22, 1997

Al Direttore.
Credo fosse due anni fa, una calda giornata di sole. All’Università La Sapienza si dibatteva di liberalizzazione delle telecomunicazioni. E’ inaccettabile, sostenevo, che alla vigilia (fa fin tenerezza ripensarci!) della sua privatizzazione il monopolista pubblico si annetta anche il monopolio del cavo nelle città, e di I ì si conquisti l’ingresso nel settore televisivo. Lo sostenni con foga, tanto che Miro Allione, allora amministratore delegato di Stream, lasciò la sala indispettito. Se il suo successore Io sapesse avrebbe oggi un motivo in più per sorridere soddisfatto: Stet Telecom sta per concludere l’accordo che sancirà la sua entrata a vele spiegate nella televisione; non solo in quella via cavo, dove ormai più nessuno è in grado di contrastarla, ma in quella satellitare.
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→ aprile 8, 1997

Centinaia sono le modifiche proposte alla Bicamerale, occupano più di 2000 pagine: io sono il solo — a quanto mi consta — ad avere avanzato due proposte di carattere fondamentale per il nostro sistema economico.
La prima è volta a portare in Costituzione il mercato, cioè il sistema di relazioni e di informazioni in cui tutti viviamo e operiamo, da cui nasce la ricchezza del paese. «Il mercato e la concorrenza sono tutelati da una apposita autorità indipendente, con criteri e modalità stabiliti dalla legge», questo il testo della mia proposta, congegnata, per motivi tecnici, come modifica dell’articolo 99.
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→ marzo 13, 1997

La mia proposta di legge sulla privatizzazione delle banche possedute da fondazioni. elaborata insieme a De Nicola, Giavazzi e Penati, ha avuto consensi e critiche. Adesso riceve dall’amico Nardozzi [onore di un ossimoro: «estremismo dirigista liberale». (Si veda l’articolo «Banche, il sistema si riforma con le strategie» pubblicato sul Sole-24 Ore del 7 marzo).
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