Domenica 5 Settembre ci sarà un incontro che ha questo titolo: Le alternative al dominio del mercato e al neoliberismo. Sarà presente anche la sociologia Saskia Sassen, dell’Università di Chicago, che è nostra ospite.
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Domenica 5 Settembre ci sarà un incontro che ha questo titolo: Le alternative al dominio del mercato e al neoliberismo. Sarà presente anche la sociologia Saskia Sassen, dell’Università di Chicago, che è nostra ospite.
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È stato un esempio di uomo-azienda, migliore espressione dell’industria familiare
Umberto aveva due motociclette bellissime, una Bmw e una Sunbeam. Moto di grande cilindrata, ragazze e compagni di studi lo guardavano ammirati. A volte mi dava uno strappo a scuola sul sellino di dietro. Frequentavamo tutti e due il collegio San Giuseppe in via San Francesco da Paola».
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“L’America ha un problema di immagine nei confronti del Medio Oriente: questo non ha certo bisogno di essere dimostrato”. Così Fareed Zakaria sull’ultimo numero di Aspenia. Quanto le fotografie uscite dal carcere di Abu Graib abbiano peggiorato quell’immagine, potrebbe addirittura essere quantitativamente misurato. L’effetto più devastante, tra i popoli musulmani, penso l’abbiano avuto proprio le fotografie meno trucide, quelle che, più che le sofferenze dei prigionieri iracheni, mostrano l’irridente indifferenza dei loro carcerieri.
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Il tradimento dei ragionieri di Collecchio
Quando la partita doppia, un’invenzione che ha consentito per secoli a milioni di imprese di tenere in ordine i propri conti, viene usata per occultare e ingannare, come hanno fatto i “ragionieri di Collecchio”, questa rubrica, che ne porta il nome, mette il lutto.
Il pasticcio di Scanzano
Nessuno vuole avere le scorie nucleari; tutti vorrebbero ospitare la sede del nuovo Istituto Italiano di Tecnologia. Risolviamo due problemi in un sol colpo: sede del “MIT italiano” sia la Regione in cui si deciderà di localizzare il deposito di materiale radioattivo.
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Millesettecento ricercatori sarebbero in procinto di lasciare il paese per cercare altrove un ambiente in cui lavorare e studiare
Millesettecento ricercatori sarebbero in procinto di lasciare il paese per cercare altrove un ambiente in cui lavorare e studiare: la notizia fa scalpore e desta preoccupate considerazioni.
All’Interaction Design Institute nove studenti su dieci sono stranieri. Se si guarda solo ai numeri, il confronto può sembrare una provocazione: gli studenti di Ivrea sono meno di 50.
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