→ dicembre 6, 2007
da Peccati Capitali
Mi dà fastidio la radio nei taxi. Mi disturba mentre penso a quello che dovrò fare o dire all’arrivo; o quando rispondo a sms o mail. Sono insofferente della musica di sottofondo, quella che Adorno chiamava commestibile: evito i locali che la servono, massimamente quelli che consumano la musica classica credendo di darsi uno stile e aumentare i prezzi.
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→ agosto 16, 2007
da Peccati Capitali
Per quale infrazione andrà multato chi supera il limite di velocità in stato di ebbrezza, per i km all’ora o per i millilitri di troppo?
Coloro che guidano più veloce del consentito sono enormemente più numerosi e più dispersi, sul territorio e nelle 24 ore, di quelli che il sabato sera si mettono alla guida uscendo da discoteche con troppa “roba” in corpo.
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→ aprile 1, 2007
di Stefano Lorenzetto
Quando nel 1984 lasciò McKinsey, la più famosa società di strategia e di consulenza manageriale, il boss gli fece il miglior complimento che abbia mai ricevuto in vita sua. «Vedete», disse agli ospiti intervenuti alla cena di commiato, «Ettore possiede una dote davvero rimarchevole: ha lo stesso numero di figli che noi in media abbiamo di mogli». E allora ne aveva solo tre.
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→ marzo 1, 2007
da Peccati Capitali
C’è un’insanabile contraddizione nei DICO: devono essere una cosa diversa dal matrimonio, ma non volendo che la diversità consista nel dare meno diritti, devono per forza richiedere meno doveri. Per la preoccupazione di eliminare riti, formule, simboli, tutto ciò che può ricordare gli impegni propri del “contratto” matrimoniale, i DICO finiscono sbilanciati sul lato dei diritti: cominciando dal nome.
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→ febbraio 15, 2007
da Peccati Capitali
Spentosi il clamore della lettera su Repubblica, analizzati tutti i suoi possibili aspetti e risvolti, ora che si può tracciare la riga e tirar le somme, ci si chiede: Veronica Lario ha raggiunto lo scopo prefisso? Insegnare ai figli, alle femmine e al maschio, che la dignità della donna è un bene da far rispettare costi quel che costi, è la motivazione esplicita della sua iniziativa. C’è anche chi ha malignato: io non mi accodo, e per rispetto della logica prima ancora che della persona, prendo per buoni i propositi dichiarati.
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→ novembre 25, 2006
Devo all’ex Ministro Pietro Lunardi l’unica onorificenza ricevuta in 12 anni di onorata militanza nel centrosinistra, la “fascia rossa” dell’Unità tutta dedicata a me. Fu – la data è scolpita nella memoria – il 2 agosto 2001: in un pezzo, per giunta su Panorama, avevo scritto che Lunardi mi sembrava personificasse il conflitto di interessi in sé, il conflitto allo stato puro, la sua platonica idea.
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