→ febbraio 1, 1998
Un convegno sulla Corporate Governance in cui il capitalismo privato italiano ha detto la sua su un progetto che ha introdotto nel nostro ordinamento regole di corporate governance su cui si è discusso per decenni.
Un’occasione che ha messo a confronto economisti, giuristi, imprenditori e manager: da un lato le istituzioni, il Tesoro con Mario Draghi e la Consob con l’allora presidente Tommaso Padoa Schioppa; dall’altro i protagonisti del grande capitalismo privato, Giovanni Agnelli, Franco Bernabè, Fedele Confalonieri, Pietro Marzotto, Don Moore, Francesco Trapani, Marco Tronchetti Provera. E, a completare il quadro, le due Fondazioni bancarie torinesi, Compagnia di S.Paolo e CRT, che convinsi a sponsorizzare il convegno.
→ gennaio 29, 1998

Rafforzare “la tutela del risparmio e degli azionisti di minoranza” e’ uno dei criteri indicati dalla legge che delega il governo a modificare la disciplina delle societa’ quotate. In apparenza l’OPA obbligatoria, in quanto assicura la parita’ tra tutti gli azionisti, risponde a questa indicazione. Al contrario invece proprio per tutelare gli interessi degli azionisti con piccole quote del capitale bisognerebbe eliminare l’obbligo dell’OPA.
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→ gennaio 25, 1998

Al Regio, l’altra sera, non mi sono scandalizzato per le acclamazioni a Majer e per il sostegno a Balmas: i teatri lirici da sempre vivono anche di questi scontri, ben venga se direttori artistici e sovrintendenti eccitano passioni già riservate alle dive; ma non ho partecipato ai cori. Allo stesso modo, ho letto le interviste di Giorgio Balmas e di Elda Tessore; e non pensavo di intervenire nella discussione. Ma c’è un frase del sovrintendente del Regio che apre un delicato problema politico.
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→ gennaio 14, 1998

Un doppio danno subisce il tossicodipendente: oltre a quello che provoca a se stesso con l’assunzione, c’è quello che noi gli infligiamo, colpendolo col nostro stigma, sospingendolo verso l’emarginazione, facendolo vivere a contatto con le terminazioni di una organizzazione criminale che con le nostre leggi continuiamo ad arricchire.
Questo secondo danno ha conseguenze assai più gravi del primo: chi, sentendo il peso di questa responsabilità, sostiene la legalizzazione di tutte le droghe, lo fa dunque sulla base di ragioni morali non meno forti di quelle dei proibizionisti. E, a differenza dei proibizionisti, può poggiare il proprio argomento su solidi fondamenti empirici ed economici. Efficacemente esposti da Martin Wolf in tre lunghi articoli comparsi quest’estate sul «Financial Times», vengono qui ripresi come contributo al dibattito innescato dalle dichiarazioni di Galli Fonseca.
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→ gennaio 10, 1998

Non e’ affatto detto che un libro intitolato ” Strong managers, weak owners” inviti ad “accettare la formula manager forti, ossia indipendenti, e padroni deboli, ossia discreti, che li lasciano lavorare”, come scrive Bernardo Valli a conclusione del suo “Viaggio tra gli imprenditori” ( Repubblica del 5 Gennaio): in modo opposto la pensa infatti l’autore del libro, Mark J. Roe.
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→ dicembre 28, 1997

Nei giorni scorsi sui giornali finanziari si poteva leggere l’annuncio che Alitalia ha scelto il suo partner, l’olandese KLM. C’e’ ragione di pensare che questa soluzione, che era quella preferita dai vertici Alitalia, sia la piu’ vantaggiosa per l’azienda. L’altra soluzione, l’alleanza con Air France, era da alcuni caldeggiata in quanto questa e’ una societa’ a maggioranza pubblica, e di cui non e’ prevista a breve la vendita. La scelta KLM ha dunque il vantaggio di accelerare la vendita del residuo 51% che IRI ancora detiene in Alitalia.
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