→ Iscriviti
→  luglio 13, 2001


Intervista di Antonella Baccaro

Utilizzare i proventi della vendita delle centrali elettriche (Genco) per ridurre subito il buco dei conti pubblici. L’idea è del senatore dell’Ulivo e economista liberal Franco Debenedetti, convinto che intervenire al più presto sul deficit sia interesse di tutti. Maggioran­za e opposizione.

leggi il resto ›

→  maggio 9, 2001


Intervista di Chiara Ferrero

Il senatore uscente Franco Debene­detti, candidato nelle file dell’Ulivo per il Senato, è alla sua terza competizio­ne elettorale.

leggi il resto ›

→  agosto 15, 2000


Caro direttore,

che Angelo Panebianco («Le smemorate api della sinistra» Corriere della Sera di ieri) trovi consonanze tra il mio modo di guardare ai problemi della società italia­na e il suo, mi lusinga; ma assai più mi pre­occupa che mi voglia garante dei futuri sviluppi virtuosi del nostro sistema delle comunicazioni. Quanto al caso Seat-Tmc, però, non ci sono da attendere esiti virtuo­si che riscattino il vizio di origine: per il semplice fatto che questo «vizio» – l’essere questo contratto contro la legge – non esi­ste.

leggi il resto ›

→  maggio 11, 2000


Sull’e-mail inviata da Giuliano Amato al premier inglese

Giuliano Amato in prudente attesa del voto ascolta parlamentari della maggioranza e dell’opposizione che si alternavano ai microfoni. Ogni tanto scriveva una frase sul foglio davanti a sé. Dalla minuta recuperata da un cestino, si è accertato che non si trattava di appunti, bensì di una bozza della e-mail che la sera avrebbe voluto inviare al premier britannico, il suo amico Tony Blair.

leggi il resto ›

→  febbraio 10, 2000


La televisione sposta il voto del 7-8% degli elettori, scrive Renato Mannheimer (Politica e TV, Corriere della Sera di lunedì); la notizia viene ripresa dal Giornale (L’Esperto: “Grazie alla RAI la sinistra aumenta i voti”, martedì 8 Febbraio); chissà quante volte la sentiremo citare, incominciando dal prossimo dibattito in Senato sulla par condicio. Avallata da un parere così autorevole, a forza di essere ripresa e ripetuta, rischia di diventare un “fatto”: come le cento parole che avrebbero gli esquimesi per indicare la neve.

leggi il resto ›

→  febbraio 9, 1999


Penserà pure in francese Bruno Trentin, come scrive il Corriere di ieri, ma non é l’ esprit de finesse che parla in lui quando di flessibilità é il discorso: in quel caso, con geometrica precisione rivolge il tiro su chiunque nomini il vocabolo-tabù.

leggi il resto ›