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→  giugno 13, 2010


di Alessandro De Nicola

Con la Rai non ti sbagli mai. Ogni volta che politici, amministratori e giornalisti intervengono sulle reti televisive pubbliche c’è la quasi automatica certezza di assistere allo scontro tra due torti. Capisco l’esasperazione di Luca di Montezemolo all’effluvio di notizie su Santoro sì, Santoro no, Dandini forse, ma quando si parla della governance di una società pubblica che ha ricavi per 3 miliardi abbondanti di euro si affronta un problema che è un po’ lo specchio dei mali che affliggono il paese.

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→  aprile 1, 2010


dalla rivista Mondo Contemporaneo
recensione di Pierluigi Allotti


Il rapporto tra politica e televisione è l’oggetto dell’interessante volume di Franco Debenedetti, ex senatore del centro sinistra, e di Antonio Pilati, esperto di media e attuale componente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (dal 1998 al 2005 è stato anche componente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni). Si tratta di una saggio composto di due parti: la prima, scritta da Debenedetti, è una Storia politica della televisione che, facendo ricorso a un’ampia bibliografia, offre una interpretazione non convenzionale di un tema che meriterebbe senz’altro di essere approfondito in sede storiografica; la seconda, scritta da Pilati, è invece una Storia delle politiche televisive in cui vengono esaminate, con un taglio talvolta troppo tecnico, le modalità con cui è stato regolamentato il settore radiotelevisivo.

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→  febbraio 21, 2010

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Spa a capitale pubblico

Caro Romano, una spa a totale capitale pubblico, come la Rai o l’Eni sarebbe dovuta diventare la Protezione civile, si legge sul Corriere della Sera del 16 febbraio. Con questo ossimoro mi viene data una soddisfazione postuma: infatti, proprio in relazione alla vendita di una tranche di azioni Eni (o forse era Enel?) decantata come «privatizzazione» su cartelloni e giornali, feci un esposto all’Antitrust per pubblicità ingannevole. L’esposto non fu accolto e non migliore fortuna ebbe il disegno di legge che depositai nel 2003.

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→  marzo 11, 2009

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L’opinione di Franco Debenedetti: «Il centrosinistra avrebbe dovuto farlo quando era al governo»

«Ferruccio de Bortoli è il “mio” direttore e perciò sono contento che rimanga al Sole. Ma a parte questa personalissima ragione, ritengo che sarebbe stato un ottimo presidente della Rai». . Questo il commento personale dell’ex senatore Franco Debenedetti, economista ed editorialista del quotidiano di Confindustria su Ferruccio de Bortoli, all’indomani della sua rinuncia a presiedere la televisone di Stato.

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→  dicembre 3, 2008

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TV satellitare

Il caso Sky rappresenta una novità nella storia del nostro conflitto di interessi. Infatti esso viene di solito chiamato in causa a proposito di atti che il governo non deve compiere, perché avrebbero favorito gli interessi del capo del Governo, o quelli economici di padrone di Finivest, o quelli mediatici di leader della maggioranza. Era la versione “in negativo” del conflitto di interessi.

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→  giugno 30, 2008

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Dopo lo scandalo delle intercettazioni

Non uno, osserva sarcastico Massimo Gramellini (Porcelli e Porcelle di domenica), che, osservando lo spaccato di società che vien fuori dalle intercettazioni “ne abbia tratto l’ovvia conseguenza di chiedere la privatizzazione della Rai, per sottrarla agli appetiti dei funzionari di partito e lasciarli a quelli dei proprietari, che se non altro sono meno numerosi.” Con una cinquantina di articoli, con interventi in Parlamento e convegni di cui ho perso il conto, in cui ho perorato la causa della privatizzazione della Rai e ne ho esposto ragioni e convenienze, mi sento direttamente chiamato in causa.

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