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→  marzo 5, 2012


Engineering the Financial Crisis:
Systemic Risk and the Failure of Regulation

by Jeffrey Friedman e Wladimir Kraus
University of Pennsylvania Press, 2011
pp. 224

Review by Antonio Foglia

One of my more politically and financially alert friends called my attention to Friedman and Kraus’s book, noting they had similar views to mine. Having so far only expressed them in one paper [1] and numerous newspaper articles, I realised from his tone the added credibility that comes from putting them in a book…

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→  febbraio 21, 2012


Sudditi.
Un programma per i prossimi 50 anni.

a cura di Nicola Rossi
Istituto Bruno Leoni
di prossima pubblicazione


1. Un contro – senso.

Il diritto è un insieme di norme che regolano i rapporti dei cittadini tra di loro e del cittadino con lo stato. La sovranità è del popolo, il Parlamento fa le leggi, il governo le fa applicare: ma nonostante la struttura istituzionale preveda la formale separazione dei poteri, nonostante la Corte Costituzionale vigili sulla coerenza delle leggi al dettato costituzionale e la magistratura sulla loro imparziale applicazione, rimane un’irriducibile asimmetria: nella piramide del potere, in alto stanno sia coloro che fanno le leggi sia coloro che le fanno applicare, in basso sta il cittadino. Sicché  quando si sente la parola “abusi”, subito si pensa ad atti compiuti a danno di quelli che stanno nella parte bassa della piramide da parte di quelli che stanno nella parte alta. E quando essi compiono l’abuso avvalendosi delle norme di diritto che essi stessi hanno scritto, allora il cittadino sente di essere stato privato di quella sovranità che teoricamente è sua e di essere ridotto a suddito. Quando l’abuso è abuso a mezzo di diritto, non resta più neppure l’illusione del mugnaio prussiano che invocava “un giudice a Berlino”.

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→  febbraio 13, 2012


La coscienza imperfetta
Le neuroscienze e il significato della vita

di Arnaldo Benini
Garzanti, 2012
pp. 248


Il mondo vero è un grigio contenitore di molecole, silenzioso e opaco, null’altro che atomi e campi elettromagnetici in vibrazione. Invece nella nostra esperienza la realtà è una tavolozza di colori, odori, sapori, un flusso ininterrotto di emozioni, desideri, sentimenti. Il mondo in cui viviamo è dunque creato dal cervello. Ma perché vediamo le case e l’albero? Il suono è nella nostra mente, e però lo proiettiamo nell’orchestra oppure nel fastidioso motorino che sfreccia sotto casa. Che cosa ci fa credere che il contenuto della coscienza non sia dentro di noi, ma fuori, nello spazio e nel tempo?

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→  gennaio 31, 2012


Debtor Nation: The History of America in Red Ink
by Louis Hyman
Choice’s Outstanding Academic Books, 2011
pp. 392

Before the twentieth century, personal debt resided on the fringes of the American economy, the province of small-time criminals and struggling merchants. By the end of the century, however, the most profitable corporations and banks in the country lent money to millions of American debtors. How did this happen? The first book to follow the history of personal debt in modern America, Debtor Nation traces the evolution of debt over the course of the twentieth century, following its transformation from fringe to mainstream–thanks to federal policy, financial innovation, and retail competition.

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→  gennaio 24, 2012


Terremoti finanziari.
Come le fratture nascoste minacciano l’economia globale

di Raghuram G. Rajan
Prefazione di Franco Debenedetti
Einaudi, 2012
pp. 200


Titolo originale
Fault Lines.
How Hidden Fractures Still Threaten the World Economy

by Raghuram G. Rajan
FT editor
pp. 200

1. Da Ginevra a Jackson Hole.
Vendere rendite vitalizie fu uno degli strumenti di finanza creativa escogitati dalla monarchia francese nel XVIII secolo nella sua insaziabile ricerca di denaro. Sfruttando il fatto che, per renderle più attrattive, queste obbligazioni potevano essere legate non solo alla vita di chi le acquistava, ma anche a quella di terze persone, ad alcuni banchieri ginevrini venne l’idea di selezionare gruppi di donne – anche allora avevano aspettative di vita maggiori degli uomini – sui trent’anni, in buona salute, di acquistare vitalizi per ciascuna di esse, di «impacchettarli» in modo da diversificare rispetto al rischio di morte accidentale, e di rivenderne quote ai cittadini ginevrini.

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→  gennaio 18, 2012


di Cesare Cavalleri

Vilfredo Pareto (1848-1923), oltre che economista e sociologo, è anche un ottimo scrittore, il che non guasta. Appartiene alla schiera degli economisti “marginalisti” il cui capostipite è Léon Walras, al quale Pareto succedette nella cattedra di economia dell’Università di Losanna, nel 1894. Sia Pareto, sia Walras provenivano da studi d’ingegneria.

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