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→  aprile 23, 1998


Diversi sopraccigli si inarcano di fronte alle decisioni di Gian Mario Rossignolo. E non solo di nostalgici della Telecom dei partiti. Ma, in realtà, quanto sta avvenendo alla Telecom era prevedibile

Prima la sostituzione di Tommasi con Gamberale, a sua volta subito ridimensionato. Poi la drastica potatura dei progetti di cablaggio e del «Fido» da città. Infine la sostanziale denuncia dell’alleanza strategica con At&t. Diversi sopraccigli si inarcano di fronte alle decisioni di Gian Mario Rossignolo. E non solo di nostalgici della Telecom dei partiti. Ma, in realtà, quanto sta avvenendo alla Telecom era prevedibile.

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→  febbraio 25, 1998


Due polemiche, su Telecom e su IRI 2, hanno agitato il dibattito politico dell’ultima settimana. Due polemiche accomunate da una singolarità: nessuno ne ha tratto il sia pur minimo vantaggio. Non il Governo, non la maggioranza; neppure l’opposizione. Due polemiche servite solo a diffondere a piene mani tossine che allontanano il paese da quella cultura del mercato e della concorrenza di cui ha tanto bisogno.

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→  dicembre 28, 1997


Nei giorni scorsi sui giornali finanziari si poteva leggere l’annuncio che Alitalia ha scelto il suo partner, l’olandese KLM. C’e’ ragione di pensare che questa soluzione, che era quella preferita dai vertici Alitalia, sia la piu’ vantaggiosa per l’azienda. L’altra soluzione, l’alleanza con Air France, era da alcuni caldeggiata in quanto questa e’ una societa’ a maggioranza pubblica, e di cui non e’ prevista a breve la vendita. La scelta KLM ha dunque il vantaggio di accelerare la vendita del residuo 51% che IRI ancora detiene in Alitalia.

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→  dicembre 4, 1997


“Blowing in the wind” cantava Bob Dylan alla presentazione di Wind, la joint-venture tra Enel, France Télécom e Deutsche Telekom: telefonia fissa, cellulare, Internet, per aziende e famiglie. I grafici illuminavano il futuro: otto milioni di utenti, diecimila posti di lavoro, 12.000 miliardi di investimento. Dodicimila miliardi: e chi li mette?

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→  settembre 19, 1997


Le voci sono sempre più insistenti e concordi, ormai non è più possibile nasconderlo: la formazione del nucleo stabile per Telecom privatizzata sta incontrando notevoli difficoltà. Ne sono testimonianza la modesta entità delle partecipazioni fin qui annunciate, la dichiarazione di non interesse da parte di alcuni candidati, la stessa disponibilità del Tesoro a ridurre il periodi di impegno a non vendere.

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→  settembre 19, 1997


Risposta alla lettera di Ida Vana, presidente Api Torino e Provincia.

La relazione tra ospitare la sede dell’Autorità ed acquisire per questo il titolo di «polo di svilup­po industriale delle telecomuni­cazioni» non sussiste: a meno che non si intenda trasferire per legge a Torino le sedi di Telecom, Me­diaset e Pirelli. Chiarissima inve­ce è la relazione tra le decisioni che l’Autorità assumerà e lo svi­luppo del settore: e su questo non c’è, spero, alcun dissenso con gli amici dell’Api.

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