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→  agosto 26, 2010


Lettera al Foglio

A causa della legge che chiude le pendenze Mondadori col fisco, Vito Mancuso (forse) “se n’è gghiuto”: glielo impone l’etica, stella polare del suo magistero. Ma etica è meditare prima di giudicare, coltivare i dubbi insieme alle certezze. Questa legge, per la sua origine, è sicuramente “ad aziendam”: non potrebbe essere “ad aziendas”?

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→  agosto 14, 2010


Carrozzoni di Stato, mercato distorto.

Come nella vecchia Alitalia, l’abitudine ad avere tutti i debiti ripianati dallo Stato ha portato a una cronica presenza di servizi scadenti e all’irresponsabilita diffusa.

Tirrenia sarà commissariata, il tribunale l’ha dichiarata insolvente. Questa è la buona notizia: Tirrenia non è l’Alitalia dei mari. E poi, adesso non siamo in clima elettorale, la politica ha altro a cui pensare che a sventolare la bandiera nazionale. Nel settore del cabotaggio operano una ventina di operatori privati ( tra cui grandi Navi Veloci, Moby Lines, Snav, Strade Blu, Sardinia Ferries, Alilauro): nessun operatore straniero che traghetti altrove i turisti. Non c’è il rischio di non garantire il servizio: il 70% del traffico di Tirrenia è fatto da 10 linee con 12 delle 44 navi.

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→  agosto 13, 2010


Intervista di Sergio Luciano

“Quello che vuole Marchionne per Pomigliano è molto chiaro: certezza delle regole, rispetto degli impegni. Non pensa sia affar suo in che modo queste sue esigenze vengano garantite. Una nuova legge, un nuovo accordo sindacale: come che sia… E io penso che ce la farà”. Ha un atteggiamento positivo, Franco Debenedetti, verso la svolta “texana” di Sergio Marchionne, amministratore delegato della Fiat. L’uomo col maglioncino nero nel giro di pochi mesi ha inanellato l’annuncio della chiusura di Termini Imerese, ha fondato una newco per applicare a Pomigliano d’Arco l’accordo firmato con Fim-Cisl, Uilm, Fismic e Ugl dribblando il veto della Fiom-Cgil, e ha annunciato che investirà in Serbia e non a Mirafiori i soldi necessari per due nuove vetture. Debenedetti, economista liberista, politicamente schierato con i riformisti, ex-top-manager Fiat, fratello dell’editore del Gruppo Espresso, non si scandalizza delle richieste di Marchionne. Diciamo che le capisce. E per molti versi le approva.

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→  agosto 11, 2010


A Melfi il giudice del lavoro ha annullato i licenziamenti intimati dalla Fiat ai tre sindacalisti della Fiom accusati di aver compiuto atti di ostruzionismo per bloccare il processo produttivo durante uno sciopero. Cosa ne pensa?
Commentare una sentenza senza conoscere le difese delle parti e le risultanze istruttorie sarebbe scorretto.

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→  agosto 3, 2010


Marchionne non vuole riforme ma certezza per il business

Roma, 3 ago. – Una legge che consenta ad un contratto aziendale di derogare al contratto nazionale. E’ la chiave di volta della partita Fiat, secondo Franco Debenedetti che, interpellato dall’ADNKRONOS, chiarisce: “lo scopo di Marchionne è di avere assicurate condizioni ragionevolmente stabili da sapere se i conti quadrano: quante macchine vengono prodotte con quegli investimenti e se la produzione avrà la flessibilità per rispondere alla domanda del mercato”.

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→  luglio 30, 2010



di Michele Magno

Prospettive.La strada intrapresa dalla società è chiara. Mai metalmeccanici della Cgil rischiano di essere relegati in un énclave periferica del sistema di relazioni industriali, dopo le barricate sull’accordo per lo stabilimento campano. E i timori ora vertono sulla reale rappresentanza.

Caro direttore, la Fiat resterà in Confindustria, ma la Fiom resterà nella Fiat? Infatti, un rischio c’è. Un osservatore attento come Franco Debenedetti lo ha colto lucidamente (Il Sole 24 Ore, 28 luglio).

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