→ Iscriviti
→  agosto 7, 2011


Quanto della crisi che stiamo attraversando è dovuta a fattori esterni e quanto a fattori nazionali? Capirlo è importante per interpretare gli avvenimenti politici degli ultimi giorni, e per orientarsi su quelli futuri.

Obama, Merkel, Eurogruppo, Berlusconi, il problema è generale: debolezza della politica in tutti i Paesi, incapacità di tutti di individuare ricette, fuga dal rischio e quindi crisi del debito in tutti i mercati.

leggi il resto ›

→  giugno 25, 2011


«Vorrei tanto che tassassero i profitti finanziari dei miei pochi risparmi, perché tasserebbero anche quelle di chi ha grossi capitali investiti: così si aiuterebbe il nostro Paese a uscire dalla crisi in cui si trova». È la voce registrata di una pensionata che ha dato l’avvio alla puntata di mercoledì scorso di “Tutta la Città ne parla”, rubrica di Radiotre in onda la mattina.

leggi il resto ›

→  marzo 6, 2011


di Hyung Song Shin

“Risk and Liquidity” di Hyung Song Shin è l’analisi dei meccanismi endogeni con cui i fenomeni si propagano e si amplificano all’interno del sistema.
Per studiare il comportamento del sistema finanziario Shin fa largo uso di modelli, ma la sua limpida descrizione dei fenomeni è accessibile a chi non si lascia scoraggiare dal formalismo matematico.

Risk and Liquidity
di Hyung Song Shin
Oxford University Press, UK
Luglio 2010

ARTICOLI CORRELATI
Da ogni boom crisi inaspettate
di Franco Debenedetti – La domenica del Sole 24 Ore, 06 marzo 2011

→  marzo 6, 2011


“Ha presente, Ma’am, il Millennium Bridge?” Nessuno degli economisti della London School apostrofati da Elisabetta con la battuta, forse la più famosa del suo lungo regno, per non aver saputo prevedere la grande crisi, osò ricordarle il ponte che lei stessa aveva inaugurato nel Giugno del 2000, e che dovette essere chiuso e rinforzato a causa di pericolosi sbandamenti. Eppure, osserva Hyung Song Shin, il fenomeno è lo stesso: un shock endogeno, cioè prodotto e amplificato da meccanismi interni al sistema.

leggi il resto ›

→  gennaio 29, 2011


di Alessandro Penati

La proposta è partita da Amato: una patrimoniale per ridurre il debito pubblico. Veltroni l’ha ripresa. Pellegrino Capaldo l’ha rilanciata sul Corriere della Sera, come imposta sulle plusvalenze immobiliari (è la stessa cosa). Fortis l’ha evocata sul Sole-24 Ore, indicando la ricchezza degli italiani come panacea contro una crisi del debito pubblico: se gli investitori esteri scappano dai Btp, gli italiani sono abbastanza ricchi per comprarseli, indirettamente, pagando una patrimoniale. Risolvere la crisi del debito pubblico, scaricandolo sui privati cittadini è un’ idea insensata: non risolve i problemi alla base della crisi della finanza pubblica; è inefficiente; ed è iniqua, a dispetto degli slogan.

leggi il resto ›

→  novembre 14, 2010


«Osceno» è etimologicamente collegato a scaevus (sinistro) oppure a coenum (melma) dal greco koinon (immondo). In questo senso, per Riccardo Ruggeri, osceni sono il museo Beaubourg e la conferenza di Copenhagen, i premi Nobel dati e quelli ricevuti, i derivati e Goldman sachs, fare l’amore in cima all’Everest e mangiare alle stelle Michelin; oscene sono le parole «dell’establisnment euro-americano che ci domina» e della cultura protestante e giacobina da cui discende. Oscene Parole è il titolo che ha dato alle riflessioni in cui si propone di “decrittarle” cercando «di restare padrone dei pensieri e delle emozioni»: brevi saggi o rapide analisi, 7 al mese per 12 mesi, raccolti in una sorta di diario.

leggi il resto ›