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→  agosto 8, 2000


Fra regole, leggi e capitalismo

E’ forse utile una premessa, per sgombrare il campo da malintesi: il liberista non nega che esistano beni pubblici che il mercato non è in grado di fornire, al massimo è cauto nell’uso della locuzione “fallimenti del mercato”. A ben vedere infatti molti presunti “fallimenti” o sono dovuti a vincoli che impediscono il corretto funzionamento dei mercati, oppure non reggono all’analisi: come nella famosa confutazione di Coase sul caso dei fari, per anni acriticamente ritenuto un sistema che non avrebbe potuto funzionare senza l’intervento della mano pubblica.

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→  maggio 6, 1999


La contingenza pre-contrattuale può giustificare che si alzino i toni; ma se le analisi sono tanto semplificatrici da apparire rozze, il risultato nuoce alla credibilità stessa di chi le enuncia.
Stiamo parlando, come si sarà capito, della recente intervista di Sergio Cofferati “Un capitalismo egoista sta fiaccando l’economia” (La Repubblica, 4 maggio ). Sarebbe fin troppo facile ribattere ricordando quanta responsabilità sindacale ci sia nei vincoli che ostacolano lo sviluppo, dalla flessibilità alla burocrazia centrale e locale, dai trasporti alla scuola. Ma il problema posto da Cofferati é un altro e va affrontato con serietà non fosse altro perché il suo “senza qualità” sembra riecheggiare, sia pure con toni e accenti assai diversi, il “senz’anima” pronunciato pochi giorni fa da Carlo Azeglio Ciampi.

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→  novembre 23, 1998


Se l’Italia introdurrà l’orario di lavoro di 35 ore, la Michelin potrebbe chiudere le sue fabbriche in Italia: 7000 persone rimarrebbero senza lavoro. Questo il ruvido messaggio lanciato da François Michelin a Torino.
Quarantaquattro anni fa, il 27 Novembre 1954, La Stampa pubblicava un articolo di Alfredo Frassati. Titolo “ La settimana di 36 ore”. Il fondatore del giornale aveva ormai 86 anni; collaborava ancora al giornale che aveva diretto fino al giorno in cui il fascismo l’aveva costretto ad abbandonare.
L’obbiettivo delle 36 ore era stato posto dai sindacati americani tedeschi ed austriaci. Da noi l’Unità l’aveva discusso con ampiezza, ma “pochi hanno approvato senza riserva”, annota Frassati.

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→  novembre 17, 1998


La settimana del monopolio: chi è solito riflettere sullo “stagno piccolo piccolo” del nostro capitalismo, (l’espressione è di Federico Rampini), e sui suoi immutabili assetti, così potrebbe ricordare gli eventi della settimana scorsa. E’ iniziata con il decreto sul settore elettrico. Si poteva creare una pluralità di imprese nella generazione e nella distribuzione, più opportunità per più imprenditori. Non è stato fatto, l’Enel cederà centrali, ma il monopolio rimarrà integro.

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→  ottobre 29, 1998


Processato in contumacia a Pinocchio la scorsa settimana, quando questo numero di Liberal andrà in edicola, Rossignolo conoscerà la sentenza: o sarà rimosso o gli sarà affiancato un amministratore delegato “ molto capace” e provvisto di deleghe per dimostrarlo?
A cavalcare la crisi prodotta dalla “gaffe” della fuga di notizie e dalla conseguente caduta delle quotazioni si sono messi in tanti, non tutti disinteressati: c’è chi agita i piccoli azionisti e spera di farsi così un posto nel consiglio di amministrazione, chi protegge i privilegi acquisiti negli anni del monopolio, chi ce l’ha coi poteri forti a cui Telecom sarebbe stata “regalata”.

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→  febbraio 6, 1998


Modificare ” la disciplina relativa alle societa’ emittenti con particolare riferimento al collegio sindacale, ai poteri delle minoranze, ai sindacati di voto e ai rapporti di gruppo secondo criteri che rafforzino la tutela del risparmio e degli azionisti di minoranza”.
Cosi’ il testo, ispirato da Renzo Costi, della delega inserita nella legge comunitaria del 96, che viene attuata dal progetto di legge di cui oggi si discute a Torino.

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