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→  febbraio 14, 1997


Tre giorni fa su Repubblica Stefano Rodotà ha fermamente invitato a tenere ferma la Bicamerale sui temi ordinamentali svolti nella seconda parte della Costituzione, e ha implicitamente tacciato di spirito sovversivo chiunque tenti di investire la Commissione dei principi fondamentali posti invece nella prima parte della Costituzione.

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Pubblicato In: Giornali, La Repubblica
→  febbraio 13, 1997


Crisi & Ristrutturazione

Da qualche settimana, il mondo delle banche italiane sembra essere entrato in una fase di grande movimento. Si è iniziato con l’annuncio del progetto di fusione tra BNL e Banco di Napoli; è seguita, ed è tuttora in corso, una grande attivita’ sui titoli del Credito Italiano; il S.Paolo ha annunciato un piano che, se sarà portato a termine, darebbe luogo alla prima vera privatizzazione da parte di una fondazione — con il che si dimostrerebbe che cio’ che impedisce di vendere le banche, anche le piu’ grandi, non e’ la limitatezza del mercato, bensì’ la volonta’ dei proprietari: come abbiamo sempre sostenuto.

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Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  febbraio 6, 1997


In tutti i paesi industrializzati dall’inizio degli anni 80 si è assistito ad una riduzione di richiesta di lavoratori non qualificati. In USA e Regno Unito, dove c’e’ flessibilità salariale, ciò ha prodotto una forte divaricazione di redditi tra lavoratori secondo il loro grado di istruzione, senza provocare forte disoccupazione; negli altri paesi europei, in cui minore è la flessibilità salariale, l’effetto è stato un forte aumento della disoccupazione.

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Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  febbraio 2, 1997


Immaginiamo il gestore di un fondo di investimento straniero: è interessato alla privatizzazione dei telefoni in Italia, ma il «giallo» di un go­verno che manda a casa i verti­ci della società, che pure aveva riconfermato pochi mesi pri­ma, senza dare uno straccio di spiegazione non lo lascia tran­quillo. Prima di investire i sol­di dei suoi pensionati, manda in Italia un suo analista per cercar di capire cosa sta succe­dendo. Il giovanotto arriva, si mette in moto incomincia a fa­re la più ingenua delle doman­de: perché? «Adesso il padrone è il Tesoro – gli dice uno – che ha deciso di fondere Telecom in Stet: cambiare squadra è lo­gico. Volevano aspettare il pri­mo consiglio di amministra­zione, questione di pochi gior­ni. Ma un giornale ha fatto uno scoop, gli ha scoperto il gioco e han dovuto anticipare». Il gio­vanotto si accorge che l’amico, mentre parla, arrossisce un po’, giovane sì, americano an­che, ma che lo facciano così in­genuo…

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Pubblicato In: Giornali, La Stampa
→  gennaio 29, 1997

Ristabilire il rispetto dei ruoli: questo sembra essere la prima conseguenza “strutturale” della nomina di Guido Rossi al vertice di Stet-Telecom; a essere ottimisti, c’e’ da pensare che ne sia anche una ragione. Si passerebbe per ingenui negando il contenuto politico di tale carica, in tale momento. Ma occorre riportare gli amministratori al loro ruolo, quale e’ definito dal Codice civile ( art.2391): fare l’interesse della societa’; non farsi portatori di altri interessi, neppure di soci, neppure se a essere socio e’ il Governo: e ove sorga conflitto, astenersi. C’e’ da supporre che Guido Rossi sara’ rigoroso nell’ interpretare il proprio ruolo.

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Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  dicembre 21, 1996


Proprio mentre i funzionari del Tesoro erano mobilitati a cercare una soluzione al problema del Banco di Napoli, la commissione del sottosegretario al Tesoro Pinza stava elaborando il progetto per il riassetto delle banche possedute da Fondazioni. Da un lato si contabilizza il disastro dell’istituto partenopeo e ci si affanna a trovare i rimedi per porvi riparo; dall’altro si analizzano le disfunzio­ni del nostro sistema creditizio, e si avanzano proposte per risolverlo.

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Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore