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→  gennaio 12, 2000


«Voi li riconoscerete dai loro frutti.» A riconoscere l’identità dei DS — obbiettivo di questo primo congresso — serviranno slogan e canti, reminiscenze e rituali; sarà importante il modo con cui si deciderà di guardare al passato — i fantasmi di Tangentopoli — e al futuro — la scelta del leader della coalizione per le prossime elezioni. Ma un’immagine è netta quando c’è coerenza tra propositi e fatti: sono questi i frutti che permettono di distinguere i buoni dai cattivi profeti. E i fatti qui sono quelli che, nei due governi di questa legislatura, più sono segnati da un decisivo apporto della componente DS nel Governo, e quelli che il terzo governo sarà chiamato a compiere. Bilancio e programma di governo saranno pietra di paragone della nuova identità.

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Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  gennaio 9, 2000


Nella vicenda dei proiettili all’uranio ciò che più colpisce e preoccupa è constatare quanto bassa sia la capacità di reazione dimostrata dall’opinione pubblica di fronte a siffatti fenomeni di esaltazioni emotive.
Già era successo in occasione della «cura» Di Bella: ma lì almeno poteva avere senso non precludere nessuna possibilità, neppure alla più improbabile terapia. Sull’Uranio, invece, da 50 anni sappiamo praticamente tutto.

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Pubblicato In: Giornali, La Stampa
→  dicembre 18, 1999


Il  risultato della pluridecennale battaglia tra comunismo e anticomunismo non può essere di 1 a 0, chiede Ugo Intini (Lettera di un socialista perbene, La Stampa di giovedì). E il numero due della Quercia, Pietro Folena, si dichiara d’accordo. Ma più che mettersi d’accordo sul punteggio finale della partita è importante sapere quale sia il gioco: che è quello di come si governa una democrazia in un sistema di mercato aperto.

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Pubblicato In: Giornali, La Stampa
→  dicembre 2, 1999


È questione semanti­ca, come quella tra so­stanza e accidente della scolastica, se un’opa sia ostile o amichevole: de­ciderlo certo non tocca al management della so­cietà oggetto dell’offer­ta, ma spetta agli azio­nisti. Il management de­ve dire se l’offerta è con­veniente, rivelare i fatti che permettano allo sca­latore di incrementare la propria offerta. E poi re­stare neutrale: né difen­dere il proprio interesse creando ostacoli, né per­seguirlo accordandosi con lo scalatore.

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Pubblicato In: Giornali, Panorama
→  novembre 30, 1999


Sette mesi dopo essere sta­ta protagonista di uno de­gli episodi più appassio­nanti della nostra storia borsistica, Telecom Italia registra un giudizio negativo da parte dei mercati finanziari. La sua capitalizzazione dal gennaio 1999 — cioè “neutralizzando” l’effetto Opa — è salita del 40%; ma quella di France Télé­com del 60% e quella di Deut­sche Telekom dell’80%.

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Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  novembre 20, 1999


Non nascono da un improvviso interesse per le arti figurative le appassionate discussioni sul crocefisso del Giambologna: favorevoli e contrari, tutta la città ha ritrovato di fronte a sé il sindaco, e con lui ha discusso delle sue scelte. Così non è per altre questioni. Ne cito tre: íl Museo Egizio, lo Stadio delle Alpi, le aziende munìcipalizzate. Questioni di cui si discute solo in consiglio comunale: e su cui nulla si decide. Torino da vent’anni aspetta di ritrovare l’autorevolezza e il dinamismo del protagonista, chiede al sindaco del maggioritario di dargli questa prospettiva: e lamentano di ave re un sindaco che non c’è.

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Pubblicato In: Giornali, La Stampa