→ giugno 11, 1999
Caro Michele,
è accaduto che, poco dopo aver letto – stampata su carta, naturalmente – la tua risposta a Miriam, ( “Le vie della sinistra? Il problema non esiste” Caffè Europa del 4 Giugno) mi cadesse sotto gli occhi un diagramma a supporto di un articolo di Martin Wolf sul Financial Times. Vi è plottato l’output gap dei vari paesi europei, qualcosa come il grado di utilizzo della capacità produttiva.
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→ giugno 3, 1999
Stabilità e concorrenza: il problema di come creare un ambiente economico che garantisca entrambi questi valori è stato riproposto dalle Considerazioni finali, là dove il Governatore della Banca d’Italia ha trattato il tema della vigilanza e delle aggregazioni bancarie. Tra i due valori, stabilità e concorrenza, Antonio Fazio non ha dubbi su quale debba avere la preminenza.
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→ maggio 26, 1999
Si é chiusa l’epoca eroica dell’Antitrust?
Ascoltando ieri il Presidente dell’Autorità presentare la sua relazione annuale provavo la tentazione di cedere a questo moderato ottimismo. Ricordavo le prime relazioni di Giuliano Amato, quando sembrava che “mercato” e “concorrenza” fossero le parole della fede di pochi iniziati, che avessero la carica rivoluzionaria di un vangelo da diffondere.
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→ maggio 8, 1999
Considero Friedrik von Hayek, di cui oggi ricorre il centenario della nascita, il più grande scienziato sociale del secolo. In Italia tale merito è assolutamente misconosciuto e fa malinconia. La sua battaglia novantennale ha avuto un esito essenziale: unire in un blocco logico coerente il valore preminente delle scelte individuali su quelle collettive e insieme affermare il loro limite. Senza scelte individuali non c’è sistema dei prezzi, dunque non c’è mercato; ma il limite dei nostri atti individuali anche più intenzionali è che a prevalere sono le loro conseguenze inintenzionali, ed è impossibile per qualsiasi soggetto collettivo governare e superare tale limite.
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→ maggio 6, 1999
La contingenza pre-contrattuale può giustificare che si alzino i toni; ma se le analisi sono tanto semplificatrici da apparire rozze, il risultato nuoce alla credibilità stessa di chi le enuncia.
Stiamo parlando, come si sarà capito, della recente intervista di Sergio Cofferati “Un capitalismo egoista sta fiaccando l’economia” (La Repubblica, 4 maggio ). Sarebbe fin troppo facile ribattere ricordando quanta responsabilità sindacale ci sia nei vincoli che ostacolano lo sviluppo, dalla flessibilità alla burocrazia centrale e locale, dai trasporti alla scuola. Ma il problema posto da Cofferati é un altro e va affrontato con serietà non fosse altro perché il suo “senza qualità” sembra riecheggiare, sia pure con toni e accenti assai diversi, il “senz’anima” pronunciato pochi giorni fa da Carlo Azeglio Ciampi.
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→ maggio 3, 1999
Un anno fa, il 2 di maggio, l’Italia veniva ufficialmente ammessa a far parte dell’unione monetaria. A un anno di distanza, poco manca che nessuno se ne ricordi. Allora il nostro ingresso coi primi nel club dell’euro faceva il titolo a piena pagina, oggi a far notizia è proprio questa indifferenza.
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