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→  ottobre 4, 2001

Non è solo per scaramanzia che il Governo, a differenza che nel 1994, ha deciso che di pensioni in Finanziaria non si parla: è per ragioni politiche che si deve porci mano, non per reperire risorse. Anche se, è bene ricordarlo, per coprire il disavanzo della previdenza tra contributi versati e prestazioni erogate, se ne vanno 100.000 miliardi l’anno. Ma così si corre un rischio: che le pensioni finiscano insieme a licenziamenti e art. 18, fondazioni e municipalizzate, scuola pubblica a privata, nel mucchio delle questioni su cui procedere con il passo del maratoneta. Invece le pensioni sono una cosa diversa.

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Pubblicato In: Giornali, Panorama
→  settembre 30, 2001


La domanda da porsi è: per gli operatori economici è preferibile la legge attuale o quella finora in vigore?

Salvatore Bragantini non ha dubbi: la modifica della disciplina del falso in bilancio e delle comunicazioni sociali è una “riforma sbagliata”. Egli ne scrive il giorno stesso in cui l’aula del Senato la approva definitivamente. Da tempo scaduto il termine per presentare emendamenti, oggi è inutile discutere su quello che sarebbe potuto essere, il giudizio da dare è solo più su quello che è. La domanda da porsi è: per gli operatori economici è preferibile la legge attuale o quella finora in vigore? Io sostengo di sì. Bragantini dice di no, ma in realtà il suo confronto non è tra la legge votata e quella precedente, bensì tra la nuova e una bozza ormai consegnata agli archivi.

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Pubblicato In: Corriere Della Sera, Giornali
→  settembre 29, 2001


Salvatore Bragantini (Corriere di ieri, pagina 14) non ha dubbi: la modifica della disciplina del falso in bilancio è una «riforma sbaglia­ta». Oggi, a legge approvata, è inu­tile discutere su quello che sarebbe potuto essere. La domanda da por­si è: per gli operatori economici è preferibile la legge attuale a quella finora in vigore? Io sostengo di sì. Bragantini dice di no, ma in realtà il suo confronto è tra la nuova e una bozza ormai consegnata agli archivi. Che quella bozza fosse mi­gliore non me ne deve convincere.

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Pubblicato In: Corriere Della Sera, Giornali
→  settembre 26, 2001


Sono economici gli interessi a cui di solito ci si riferisce quando si parla di conflitto di interessi. Esisto­no però, accanto a questi, anche conflitti di interessi politici. Non quelli della normale dialettica politi­ca tra maggioranza e opposizione, ma quelli che sorgono quando a contrapporsi sono due interessi ge­nerali: come nel caso del falso in bilancio, inserito nella legge delega per la riforma del diritto societario, che questa settimana riceverà la de­finitiva approvazione in Senato. Da un lato c’è l’interesse generale di dare certezza agli operatori e pro­muovere lo sviluppo dell’economia, dall’altra l’interesse di salvaguarda­re il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato, che tra l’altro, riducendo i Costi di transazione, è condizione per lo sviluppo e l’efficienza.

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Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  settembre 23, 2001


La sinistra è parte integrante della storia dell’Occidente e l’Occidente è il destino in cui la sinistra ha le proprie radici

Ho letto che un esponente nazionale dei DS, candidato alla segreteria, Giovanni Berlinguer, ha trovato “di una impressionante simmetria” l’invocazione ad Allah del talebano mullah Omar con la formula “God bless America” con cui il Presidente George W. Bush chiude i suoi discorsi. Non sono d’accordo. Considero affermazioni come questa un grave errore.

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Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  settembre 13, 2001


Che cosa fare dopo l’11 Settembre?

Che cosa possiamo fare noi?
Se è vero che l’11 Settembre è cambiato il mondo, che le conseguenze toccheranno la vita di tutti noi, allora il problema di che cosa fare non è solo di chi ha il potere politico ed economico, è quello di proteggerci non solo degli apparati di sicurezza, ma riguarda anche ciascuno di noi, individualmente.

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Pubblicato In: Giornali, La Stampa