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→  agosto 21, 2014


Intervista di Pietro Vernizzi

Tutti attendono quello che dirà Janet Yellen, presidente della Federal Reserve, anche se tra quanti interverranno al summit di Jackson Hole ci sono anche il governatore della Bce, Mario Draghi, il suo omologo giapponese Haruhiko Kuroda, quello inglese Ben Broadbent e quello brasiliano Alexandre Antonio Tombini. Dal vertice che inizia oggi ci si attendono le linee guida sulle future mosse della banca centrale statunitense. Ne abbiamo parlato con Franco Debenedetti, commentatore politico, imprenditore ed ex senatore.

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→  febbraio 19, 2014


Sulla trappola in cui è cascato Barca, con le confidenze fatte allo pseudo-Vendola, si sono scatenati i pettegolezzi.
Ma se guardiamo alla sostanza politica delle sue affermazioni, dov’è la notizia? Che le identità di Matteo e di Fabrizio siano totalmente diverse è palese. La notizia è ciò di cui non si è parlato: la politica verso il Mezzogiorno. Eppure per quello che ha fatto dal 1996 ad oggi, all’OCSE, al Tesoro, all’Economia, al Governo, il nome di Barca è diventato sinonimo delle «politiche di coesione». Mentre sull’indirizzo che avrebbe potuto dare alla politica economica si sarebbe potuto discutere, non c’è dubbio che, con lui, la politica per il Mezzogiorno sarebbe stata business as usual. Eppure stiamo parlando di qualcosa che è costata 2 o 3 volte il terremoto dell’Irpinia: su questo sono caduti dei ministri, sulla politica di coesione si diventa ministro.

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→  febbraio 15, 2014


Intervista di Antonio Vastarelli.

L’ex senatore del Pd: il potere di nomina e lo spoil system per innovare subito l’apparato.

«Reni è come un ciclista: deve pedalare per non cadere. Per questo deve espugnare i fortini del potere che ostacolano la sua corsa e bloccano il Paese: la dirigenza pubblica e il sindacato». L’ex senatore dei Ds Franco Debenedetti valuta positivamente l’irrompere del sindaco di Firenze sulla scena nazionale ma sospende il giudizio su un suo possibile governo: «Aspetto di vedere dice chi metterà nei ministeri principali e anchese avrà il coraggio di abolire l’articolo 18».

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→  febbraio 12, 2014


Privatisieren ist gut für die Wirtschaft: mehr Wettbewerb, mehr Produktivität, schließlich zusätzliche Staatseinnahmen für den Abbau von Schulden. Richtig?

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→  gennaio 24, 2014


Intervista di Piero Vernizzi

“La privatizzazione di Poste Italiane nasce con due errori di fondo. Il primo è il fatto che non è una privatizzazione, dato che lo Stato mantiene una partecipazione di assoluto controllo. Il secondo è che, vendendole insieme, mantiene unite due attività, quella di una banca e quelle di una società di spedizioni, invece di cogliere l’occasione per separarle.” Questa è la presa di posizione di Franco Debenedetti, presidente della Fondazione Bruno Leoni.
Il consiglio dei ministri di oggi approverà il pacchetto relativo alle cessioni di quote pubbliche di Poste Italiane ed Enav. A Palazzo Chigi sarà discussa in particolare I’lpo (offerta pubblica iniziale) di Poste, con ‘obiettivo di cedere tra il 30 e il 40% della società quotandola in Borsa dopo l’estate.

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→  dicembre 12, 2013


Il neosegretario Pd è nel suo “momento magico”, che finirà con l’approvazione della legge elettorale

Ma come, si sono chiesti alcuni, ai membri della segreteria chiede di svegliarsi presto perché la riunione inizia alle 7 30, e Letta lo lascia riposare perché la riforma elettorale basta che si faccia entro il 25 Maggio? Quella è la data limite entro la quale è possibile andare a votare nel 2014, dopo diventa di fatto non più agibile far cadere il Governo se non si è fatta la legge elettorale: da quel giorno Enrico Letta sarà sfuggito al nodo che lo minacciava. È fondata la preoccupazione che vi vede un cedimento di Renzi?

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