→ maggio 26, 2008

Non è lo Stato che deve decidere se la banca guadagna
Caro Direttore,
la frase sulle sofferenze da infliggere a petrolieri e banchieri, pronunciata dal Ministro Tremonti nella trasmissione di Lucia Annunziata, la si può considerare voce dal sen fuggita; ci si può astenere dal darne interpretazioni psicoanalitiche. Ma difenderla come lei fa nel suo articolo di lunedì scorso su Affari e Finanza, perché?
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→ maggio 13, 2008

Colloquio con Franco Debenedetti
Non di solo Travaglio vive il dibattito intorno al ruolo della televisione pubblica nel nostro Paese. Ciclicamente, all’insediamento di ogni nuovo governo corrisponde la deflagrazione di una nuova guerra di poltrone in seno alla Rai. Inevitabile. O forse no, basterebbe che la Rai non fosse di proprietà dei partiti politici. Tra i sostenitori storici della privatizzazione dell’emittenza pubblica, c’è sicuramente Franco Debenedetti.
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→ marzo 29, 2008

«Pensare che la flessibilità del lavoro sia un tema in cui si contrappongono diritti dei lavoratori e diritti dell’impresa è partire male. E non perché sia superato il concetto di lotta di classe».
Franco Debenedetti ha lavorato 35 anni in aziende, piccole come quella del padre, e grandi, come Fiat. In Olivetti, era responsabile di tutta la parte software. Poi è entrato in politica. Prima con i Progresssisti. Poicon i DS. Con lui parliamo di crescita, di questione salariale, di doveri dell’impresa
(di cui si parla molto) ma anche dei suoi diritti spesso dominati dal silenzio.
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→ febbraio 22, 2008

Intervista a Franco Debenedetti
di Rodolfo Parietti
Qualche tempo fa, con l’abituale gusto per la facezia, aveva scritto: «È più vantaggioso essere pessimisti che ottimisti». Eppure, l’ingegner Franco Debenedetti, classe 1933, ex senatore dell’Ulivo per tre legislature, ci tiene a mettere nella giusta prospettiva le stime della Commissione europea sull’asfittica crescita italiana. Per il semplice fatto, dice, «che non c’è nulla di nuovo. È da 10 anni che il nostro Paese è costantemente al di sotto del tasso di sviluppo europeo».
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→ gennaio 31, 2008

Quando si parla di privatizzazioni realizzate ci si riferisce di solito a quelle delle grandi imprese di Stato, Enel, Eni, Telecom, Autostrade, o per esaltarle o per demonizzarle. Quando si parla delle privatizzazioni non (ancora) realizzate, ci si riferisce alle vendite bloccate a vario titolo. Presunte ragioni strategiche, come per le quote detenute ancora dal Tesoro in Enel ed Eni. Veti sindacali, come per Alitalia e Fincantieri. Egoismi localistici, come per le mini IRI municipali. Problemi politici, come per Rai. Obbiettive difficoltà, come per Poste e Ferrovie.
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→ novembre 30, 2007

ROMA – Mercoledì è stato costretto ad una lunga passeggiata notturna, dopo una serata all’auditorium. Ieri mattina, poi, si è dovuto alzare all’alba per raggiungere Fiumicino con autobus e navetta da Termini. Di taxi, ovviamente, nemmeno l’ombra. «Evidentemente esiste un “dio” sindacale, sono stato punito per l’ultimo mio articolo, in cui parlavo proprio della liberalizzazione dei taxi», la prende con filosofia, Franco Debenedetti, economista, ingegnere, ex senatore, esponente di spicco del pensiero “liberal”.
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