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→  luglio 22, 1997


Il piu’ definitivo e’ stato Cremaschi che, sulla proposta da me depositata in Senato in tema di licenziamenti, ha chiuso la discussione proponendo di radiarmi dalla maggioranza. Ma anche Trentin non scherza: mi accusa di “perfidia, volontaria o involontaria”.

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→  luglio 9, 1997


Sulla minimizzazione degli interventi politico-giudiziari nelle questioni legate ai licenziamenti

” Ma l’hanno almeno letto?” questa la domanda che vien da farsi dopo le reazioni – da parte dell’ala estrema del sindacato, ma anche di alcuni colleghi in Senato – al disegno di legge sui licenziamenti, che insieme a Pietro Ichino, ho presentato martedi’ a Milano. Sarebbe una conferma che quello dei licenziamenti e’ in Italia un argomento talmente tabu’ da non potere neanche essere oggetto di discussione.

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→  luglio 1, 1997


Il parere positivo espresso dal Comitato Monetario Europeo sul piano di convergenza italiano presentato da Ciampi ha conferma to che riusciremo a entrare con i primi nel nuovo sistema della moneta unica.
Promossa a Bruxelles per la materia «conti pubblici», l’Italia rischia però nei prossimi giorni di essere bocciata per la materia «mercato del lavoro» a Lussemburgo, se la Corte di Giustizia europea accoglierà le conclusioni della Commissione e dell’Avvoca to Generale, che chiedono la condanna del nostro monopolio stai tale dei servizi di collocamento al lavoro per la sua inefficienza strutturale e la conseguente violazione dei principi comunitari.

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→  giugno 27, 1997


Frankenstein oppure Dottor Jekill e Mister Hyde? Parliamo ovviamente di fondazioni bancarie e della legge in esame alla Camera. Il progetto, redatto da giuristi non certo “giacobini”, firmato da Ciampi, sembrava avviato ad una agevole conclusione.
Anche perche’, da quando era stato presentato, le cose si erano mosse. Quanto alla privatizzazione, Sanpaolo e Cariplo hanno avviato propri programmi; per le banche meridionali ha provveduto la cogenza dei conti economici e del Codice civile; al vertice della piu’ tetragona, Montepaschi, e’ stato posto un presidente di grande levatura. Quanto agli esuberi e’ stata trovata, con i buoni uffici del Governo, una soluzione che pare soddisfacente anche per la Banca di Roma, cui il problema sta particolarmente a cuore.

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→  giugno 23, 1997


Il contrasto euro americano sulla flessibilita’ sociale e dei mercati, emerso con durezza a Denver, ripropone agli occhi degli italiani e degli europei avvertiti la vera radice del male che ci colpisce e dell’illusione con cui molti politici europei si ostinano a volerlo curare.
Negli ultimi 20 anni il tasso di disoccupazione in Francia, Germania ed Italia si e’ piu’ che raddoppiato, in costante progressione, (salvo una breve inversione di tendenza nel periodo 89-91). Al contrario in USA la disoccupazione e’ oscillata intorno al 6%, ed oggi e’ dimezzata rispetto al 1991, punto minimo della recessione. In vent’anni in Europa si sono distrutti 2 milioni di posti di lavoro: in USA se ne sono creati 38 milioni.

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→  giugno 6, 1997


Che si possa rinverdire il mito dello statalismo di successo: questo il pericolo che additavo con la metafora dei nuovi Mattei, riferita ai nuovi manager delle grandi holding pubbliche. Che si tratti di un pericolo reale lo dimostrano proprio gli argomenti addotti per confutarmi.
Per Augusto Ninni e Sergio Vacca’ (I nuovi Mattei e il Governo spettatore, Corriere della Sera del 30 Maggio) “si deve evitare di attribuire alla privatizzazione sicuri, immediati effetti positivi su efficienza e competitività; ” un sensibile miglioramento nell’efficienza non è conseguenza necessaria della privatizzazione” bensì di modifiche di strategia e organizzazione che anche il nuovo management può realizzare.

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