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→  febbraio 15, 1993


È possibile una rifondazione senza rivoluzione? E’ possibile trovare, fuori da una prospettiva rivoluzionaria, la forza creativa delle soluzioni radicali, delle visioni utopiche, della sensazione esaltante ed unificante di star scrivendo un capitolo di storia?
In Italia anche quelli che, vent’anni fa, scandivano slogan sullo Stato borghese che «si abbatte e non si cambia» hanno acquisito, con la maturità, un maggior senso della realtà politica.

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→  febbraio 7, 1993


Quanto costa un ospedale, un’autostrada, una diga? Adesso si è preso coscienza della magnitudine del nostro debito pubblico: come si è creata questa montagna di debiti, a seguito di quali decisioni, prese da chi individualmente? Come fare ad evitare il ripetersi degli errori?

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→  gennaio 23, 1993


La proposta di privatizzare “per attività”, individuando e offrendo subito al mercato tutte le aziende e rami d’azienda, incominciando da quelli minori, secondo un percorso che proceda dalla periferia al centro (si veda «Vendiamo i bonsai di Stato», «Il Sole24 Ore» del 22 luglio 1992) conteneva chiaramente una dose di provocazione. Tuttavia le considerazioni su cui si basa la proposta, relative alla struttura del sistema industriale italiano, alla vitalità del sistema delle nostre medie imprese, alle correlazioni tra innovazione-successo-dimensione d’impresa-focalizzazione rilevabili a livello mondiale, trovano conferme straordinariamente puntuali nell’ultimo lavoro di Tom Peters, Liberation Management (uscito in novembre per Knopf, New York), 800 pagine. frutto di cinque anni di ricerca. dense di considerazioni teoriche e di esempi pratici.

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→  gennaio 13, 1993


E così il finanziamento illegale dei partiti sarebbe stato giustificato dalla necessità di mantenere la stabilità democratica in un Paese come l’Italia, che si rappresenta, all’uopo; attraversato da un suo simbolico muro di Berlino. Desta perplessità già il constatare che l’avere assicurato all’Italia il libero svolgimento della vita democratica, si è accompagnato alla creazione dell’economia più «socialista» e statalista di tutto l’Occidente; e ad un ritardo, strutturale e culturale, nello sviluppo del mercato e delle forze sociali: quali meccanismi hanno cooperato a produrre questa contraddizione?
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→  gennaio 2, 1993


Debenedetti a Citati: l’Italia del protagonismo

“Un ‘ondata di follia aggredisce l’Italia. Una specie di delirio aggredisce il paese e non accenna a placarsi. In tutti il sogno è identico: apparire in televisione, venire intervistati, glorificare il proprio ego meraviglioso, parlare male di tutti gli altri, uomini politici, scrittori, industriali, o vicini di casa, moglie o marito.” Secondo Piero Citati, che così ne scrive su Repubblica del 27 Dicembre, “probabilmente il fenomeno non ha alcuna ragione; è una semplice invenzione della nuvola vagabonda e fantastica della storia, che vuole divertirsi a nostre spese.”

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→  luglio 22, 1992


Dopo la manovra – sono molte le aziende pubbliche di medie dimensioni che possono essere dismesse

I commenti e le opinioni che, numerosi e autorevoli, sono stati espressi sullo storico evento delle privatizzazioni si sono prevalentemente concentrati (e divisi) sulla reale intenzione della manovra, sulla struttura tecnica ideata per realizzarla, sugli strumenti finanziari con cui attuarla, sulla questione del 51 per cento. Mi sembra tuttavia che alla passione con cui si discute del come realizzare il processo, non corrisponda un pari approfondimento del perché farlo.

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