→ febbraio 18, 1993

Gli schemi interpretativi dei fatti di questo «anno terribile», della crisi che si è aperta il 17 febbraio 1992, sono andati, in progressione crescente, dalla corruzione individuale alla concussione ambientale, al finanziamento illegale dei partiti, al concetto di regime corruttore e corrotto.
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→ febbraio 15, 1993

È possibile una rifondazione senza rivoluzione? E’ possibile trovare, fuori da una prospettiva rivoluzionaria, la forza creativa delle soluzioni radicali, delle visioni utopiche, della sensazione esaltante ed unificante di star scrivendo un capitolo di storia?
In Italia anche quelli che, vent’anni fa, scandivano slogan sullo Stato borghese che «si abbatte e non si cambia» hanno acquisito, con la maturità, un maggior senso della realtà politica.
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→ febbraio 7, 1993

Quanto costa un ospedale, un’autostrada, una diga? Adesso si è preso coscienza della magnitudine del nostro debito pubblico: come si è creata questa montagna di debiti, a seguito di quali decisioni, prese da chi individualmente? Come fare ad evitare il ripetersi degli errori?
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→ gennaio 13, 1993

E così il finanziamento illegale dei partiti sarebbe stato giustificato dalla necessità di mantenere la stabilità democratica in un Paese come l’Italia, che si rappresenta, all’uopo; attraversato da un suo simbolico muro di Berlino. Desta perplessità già il constatare che l’avere assicurato all’Italia il libero svolgimento della vita democratica, si è accompagnato alla creazione dell’economia più «socialista» e statalista di tutto l’Occidente; e ad un ritardo, strutturale e culturale, nello sviluppo del mercato e delle forze sociali: quali meccanismi hanno cooperato a produrre questa contraddizione?
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→ gennaio 2, 1993

Debenedetti a Citati: l’Italia del protagonismo
“Un ‘ondata di follia aggredisce l’Italia. Una specie di delirio aggredisce il paese e non accenna a placarsi. In tutti il sogno è identico: apparire in televisione, venire intervistati, glorificare il proprio ego meraviglioso, parlare male di tutti gli altri, uomini politici, scrittori, industriali, o vicini di casa, moglie o marito.” Secondo Piero Citati, che così ne scrive su Repubblica del 27 Dicembre, “probabilmente il fenomeno non ha alcuna ragione; è una semplice invenzione della nuvola vagabonda e fantastica della storia, che vuole divertirsi a nostre spese.”
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