→ febbraio 28, 1997

Sono passati sette anni dalla legge Amato, tre anni dalla direttiva Dini: ma per la privatizzazione del sistema bancario italiano, non è successo nulla. Le fondazioni mantengono il controllo delle loro banche, il Tesoro di Bnl e Mediocredito.
La ristrutturazione del settore è avvertita come un’emergenza indilazionabile: essa trascende l’orizzonte degli esuberi e del costo del personale.
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→ febbraio 27, 1997

A giorni il disegno di legge sulla subfornitura sarà discusso dal Senato in aula. Se passasse l’emendamento con cui propongo di sopprimere l’art. 1, cadrebbero le definizioni dei termini, quindi l’intera proposta: si eviterebbe così di approvare una legge sbagliata, che resterebbe dannosa anche se fosse emendata delle sue parti meno accettabili. Alcune dí queste sono già state eliminate, rispetto al testo presentato nella passata legislatura: ad esempio, la disposizione — francamente un po’ grottesca — con cui si richiedeva una fidejussione del legale rappresentante dell’azienda cliente per ogni contratto di fornitura.
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→ febbraio 21, 1997

Al Direttore.
Che i governi di coalizione siano costretti a politiche di stop and go, tra sortite coraggiose e ritirate strategiche, è naturale. Ma nel caso nostro, dov’è il go?
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→ febbraio 20, 1997

Nei prossimi giorni il Governo rendera’ note le nomine Consob, il presidente e due commissari.
Saranno di rilevanza ancor maggiore di quelle – pur importanti- che hanno ridisegnato i vertici delle grandi aziende di stato, Enel, Stet, Ferrovie: perche’ dall’insieme di queste nomine si potra’ capire qual è il presupposto culturale con cui si vuole rispondere all’esigenza di trasparenza.
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→ febbraio 19, 1997

Al Direttore.
I miei tentativi di applicare l’ermeneutica alla lettera di Giovanni Gabriellini (Il Foglio del 14 febbraio) non producono risultati atti a far ridere l’elefantino. Costituzionalizzare Maastricht? Ma a Dublino abbiamo fatto di più, abbiamo firmato le cambiali. Introdurre in Costituzione principi e valori coerenti con l’economia di mercato? Ci sarebbe voluta la Costituente.
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→ ottobre 30, 1996

Sotto il peso di 400 emendamenti e di 6000 subemendamenti – sul solo stralcio -, si è dovuto prendere atto che in assenza di un chiarimento politico con l’opposizione, il disegno di legge Maccanico è di fatto in stallo. Ben venga il chiarimento, purché non si limiti ad uno scambio tra necessità del Governo di vendere Stet e volontà del Polo di preservare gli assetti TV, e serva invece a ripensare¦ alcuni aspetti di fondo, in particolar modo uno delicatissimo, di natura istituzionale, che finora non aveva ricevuto adeguata attenzione.
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