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→  febbraio 1, 2008


Occidente contro Occidente
di Andrè Glucksmann
Prefazione di Franco Debenedetti
Editore Lindau, 2008
pp. 214


Occidente diviso, Occidente unito. Il che è la stessa cosa. Perché in Occidente, dai tempi di Atene, spada in un pugno e denaro nell’altro, sono mossi — a differenza dell’Oriente autocratico o teofanico — da una teoria della sovranità e della legittimità del pensiero condiviso, come insegna Leo Strauss nel suo Gerusalemme e Atene, studio sul pensiero politico dell’Occidente. Per quanto oggi più che mai semplificatoria appaia la sintesi hegeliana del movimento della storia universale, resta di una certa validità quello che Jakob Burckhardt scriveva, nelle sue Riflessioni sulla storia universale, «che la storia universale sia la rappresentazione del modo come lo spirito pervenga alla consapevolezza del proprio intimo significato: vi dovrebbe aver luogo una evoluzione della libertà, in quanto nell’Oriente era libero uno solo, poi presso i popoli classici pochi, e l’era moderna rende liberi tutti».

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→  gennaio 30, 2008

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Il rischio vero è che qualcuno all’interno del Pd strumentalizzi l’avversione al leader della Cdl per ostacolare il segretario e il processo di rinnovamento

Più che quello di Berlusconi, ad agitare i sonni della sinistra italiana dovrebbe essere lo spettro della gauche in Francia, ridotta a fornire uomini al governo e alle commissioni di Sarkozy. Quando frana il terreno sotto i piedi, bisogna avere il coraggio di arretrare fin dove si trova un terreno sicuro: in altri campi lo si chiama stop loss.

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→  gennaio 22, 2008

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Lettere

Caro Direttore, è dettato dal calendario politico, dunque casuale, che Walter Veltroni abbia annunciato sabato che il Pd alle prossime elezioni correrà da solo. Ma non è senza significato che l’abbia fatto intervenendo alla nona Assemblea di Libertà Eguale a Orvieto.

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→  gennaio 19, 2008

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Fino a che punto, nel governare, durare è un valore?

Il problema del nuovo e del vecchio, e del loro succedersi nel tempo, era presente nel progetto del PD fin da quando fu concepito. Proprio perché esso è una vera innovazione politica, come lo fu l’Ulivo nel 1996, come lo fu la discesa in campo di Berlusconi nel 1994.

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→  gennaio 16, 2008

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Lettere e commenti

“Quali dovrei togliere?” si dice sia stata la risposta di Mozart alle “troppe note!” criticate dall’imperatore Giuseppe II.

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→  gennaio 15, 2008

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Da Palermo a Torino

Può darsi che, come sostiene Guido Rossi nel suo ultimo libro “Il mercato d’azzardo”, l’economia a livello planetario abbia messo in scacco la politica, obbligandola ad abdicare ai suoi compiti di indirizzo; può darsi che nella grande finanza internazionale “nei rapporti fra politica ed economia, la prima ormai non indirizza più la seconda, le obbedisce senza discutere”- anche se si nutrono forti riserve sui rimedi proposti.

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