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→  marzo 3, 2012


di Giuliano Ferrara

Sarebbe una trasandatezza far finta di niente, via. Con le dimissioni di Berlu­sconi e l’avvento di Monti di qui alla prima­vera elettorale del 2013 è successo qualco­sa. E per far ripartire la democrazia politi­ca sospesa bisogna capire nella sostanza che cosa sia successo davvero. Fate come me, prendete un foglio bianco e segnate i punti di divisione degli scorsi vent’anni su una colonna, sull’altra gli obiettivi comuni ai governi di ogni segno e alle diverse cul­ture politiche, comuni a “tutti” (escluse le ali più radicali). Vedrete che, alla luce del­la crisi e del montismo tecnocratico, “tut­ti” è parola nuova.

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→  febbraio 8, 2012


Al direttore.

Avevo seguito con distacco la querelle tra goyim, al più vedendo, in quell’apostrofo lanciato a troncare il nome degli epigoni, la punizione divina per le tante teste mozzate durante le crociate dalle spade degli antenati. Ma ora che, con forzata analogia, si allarga l’apostrofo a spazio, e si voglion dividere i nipoti di Israel, e tra di loro seminar zizzania, è d’uopo precisare: sia dagli atti di matrimonio e dai testamenti redatti quando nei ghetti angusti dovevansi risparmiar anche minuti spazi, sia dai registri della scuola elementare Clava, sia dalle iscrizioni anagrafiche quando spazi si aprirono per accedere a professioni liberali e per fondare fior di imprese, senza dubbio si evince che i Debenedetti astigiani sempre attaccati furono.

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→  febbraio 3, 2012


Al Direttore.

A ben pensarci anche quello della Margherita, come quello degli psicologi, era un fondo previdenza. Per pensionati.

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→  dicembre 31, 2011


Sorprese del 2011. Liberisti pro decrescita e sviluppisti pro equità?

I liberisti che prescrivono rigore recessivo, i neokeynesiani che propugnano tesi sviluppiste, e il partito della decrescita che riprende quota anche al di fuori dell’Europa. L’assalto intellettuale alla crisi economica internazionale procede quantomeno in ordine sparso, come dimostra anche l’apparente ossimoro del premier italiano Mario Monti che promette di promuovere, allo stesso tempo, “crescita ed equità”.

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→  dicembre 13, 2011


Al direttore.

Ricordi? Taglia precisa la carne, una fetta sull’altra, e poi pesa, precisa, una libbra, non basta, ancora una fetta. Come si chiama? Ah sì, la Berkel.

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→  dicembre 10, 2011


Al Direttore.

Se Internet ti attira a riversare scritti e immagini, che poi restano per sempre accessibili; se i telefonini registrano, senza che tu ci pensi, dove sei e dove vai; se i movimenti di danaro anche bagatellari diventano tracciabili, e incrociabili con altri a tua insaputa: saremo ridotti a contare sull’abbassamento del livello di ciò che è socialmente accettabile per ricostituire uno spazio di libertà individuale? Se per risolvere i problemi dell’euro, paesi “virtuosi” imporranno ai “peccatori” di rendere anche “forte” il patto “stupido”, e di cedere a istituzioni non elette il potere di decidere su materie che toccano l’essenza del rapporto tra elettori ed eletti: mi dica, dove può andare uno che si sente straniero dov’è?

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