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→  luglio 6, 2010


Apparentemente misteriosa, la vicenda Brancher è invece rivelatrice di cosa succede in questa fase del berlusconismo.
Misteriosa lo era stata per la subitaneità dell’entrata in scena. Ma come, defatiganti discussioni sulle nomine di authority e aziende pubbliche, mesi di interim prima di sostituire un ministro dimissionario, procedure bizantine per promuovere un viceministro: e qui invece, una mattina ci si sveglia e si apprende che c’é bisogno di un nuovo ministro?

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→  marzo 8, 2008

il_riformista
Simboli. Ultimi fuochi a Palazzo Chigi

I conti di Ciampino, come i non più giovanissimi ricorderanno, sono quelli fatti da Umberto II sulla scaletta dell’aereo che lo portava a Lisbona dopo il referendum. Mi sono venuti in mente a proposito degli ultimi provvedimenti del Governo Prodi: sembrano anche loro “conti”, conti che si vogliono regolare per non perder l’occasione di farsi ricordare come un Governo centralista, costruttivista, pregiudizialmente sospettoso verso i cittadini. Naturalmente cavalcando il populismo delle virtuose intenzioni, in modo che nessuno possa eccepire che si esorbiti dai limiti dell’ordinaria amministrazione.

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→  settembre 8, 2001


Le dimissioni di Mario Draghi

«Una scelta personale, meditata e maturata prima delle elezioni», ha detto Mario Draghi delle sue dimissioni: e non è una bugia diplomatica. Perché queste dimissioni chiudono un ciclo che, per il tempo che è durato e per i tempi in cui si è svolto, si può ben dire eccezionale: polemiche e prese di distanza ne sminuirebbero il valore e impedirebbero di cogliere il senso politico di un ciclo durante il quale è cambiato il panorama del nostro capitalismo e il Paese.

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→  novembre 4, 1994


Caro ingegner Presutti,
ricorda quando lei fu nominato presidente di Semea, l’azienda Ibm responsabile per tutta l’area centro-sud europea? Eravamo concorrenti, allora, ma c’era nei miei rallegramenti la soddisfazione sincera nel vedere che i suoi successi erano valsi a portare in Italia un importante centro decisionale. Poi nella sua nomina ad Assolombarda vidi il riconoscimento che, a un certo livello di responsabilità, le energie personali investite da un manager non sono diverse dalla totale identificazione di un imprenditore con il suo buiness. Sicché sfuma la differenza tra manager e imprenditore.

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