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Archivio per il Tag »dimissioni«

→  marzo 7, 2014


Al direttore.

Esigere le dimissioni di un sottosegretario perché indagato – ma la stessa cosa varrebbe per un parlamentare – altera l’equilibrio tra i poteri. Lungi dal proteggere i poteri di governo o Parlamento, li diminuisce, conferendo all’ordine giudiziario il potere di interferire nel loro funzionamento, alterandone gli equilibri presenti, e influenzandone i comportamenti futuri.

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→  gennaio 5, 2014


Chi? Chi esce come protagonista nella battaglia del “Chi?”? Chi è Zidane e chi Materazzi?
Come reazione, le dimissioni di Fassina sono poco comprensibili: non si reagisce a chi pensi ti abbia fatto un fallo, colpendo uno, Letta nella fattispecie, che nella vicenda non c’entra nulla. Che le idee di Fassina siano distanti da quelle di Renzi su quasi tutti i temi, uno per tutti il lavoro, lo sanno fin le pietre: se era per questo le dimissioni era un po’ che avrebbe dovuto darle. Il “chi?” non ha aggiunto nulla a cose note.

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→  dicembre 12, 2012


Qual è la notizia? Che si voti due o tre settimane prima? Semmai dovrebbe essere una buona notizia: il governo, non sfiduciato, può restare in carica nella pienezza dei suoi poteri; che la “strana maggioranza” avrebbe avuto fibrillazioni e sussulti avvicinandosi la data delle elezioni, era prevedibile: abbreviare la campagna elettorale è atto di saggezza.

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→  luglio 1, 2011


Intervista di E.P.

L’aveva annunciato al Sole 24 Ore: «Se l’assemblea non approverà la svolta sulle deleghe, mi dimetterò dal consiglio di amministrazione». Ora Franco Debenedetti, già senatore Ds e componente del cda di Bpm, conferma al Riformista la sua decisione.

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→  giugno 27, 2011

Comunicato stampa

Lunedì 27 giugno 2011

Ho rassegnato stamane le dimissioni da Consigliere di Amministrazione della Banca Popolare di Milano.

L’Assemblea straordinaria di sabato scorso ha respinto la proposta, avanzata dal Consiglio di Amministrazione, di aumentare il numero delle deleghe da 3 a 5, cosa che avrebbe consentito una maggiore partecipazione di soci alle deliberazioni assembleari. E’ stata così respinta un’iniziativa, pur di non sconvolgente portata, di mettere mano alla riforma della governance della Banca.

Ritengo che questo sia il problema centrale della BPM, e che già iniziare ad affrontarlo seriamente consentirebbe di fare emergere il valore della Banca, del suo posizionamento geografico, e della sua rete di vendita.

Le dimissioni, dopo due anni di mandato, sono il modo per dare rilievo a questo mio fermo convincimento.
Franco Debenedetti

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Intervista a Il Riformista
intervista di E.P. a Franco Debenedetti – Il Riformista, 01 luglio 2011

«Rassegno le dimissioni, ma servono nuove regole»
di Franco Debenedetti – Il Sole 24 Ore, 26 giugno 2011

«Sabato la svolta o mi dimetto»
di Franco Debenedetti – Il Sole 24 Ore, 22 giugno 2011

→  giugno 26, 2011


Domani mattina consegnerò le mie dimissioni al presidente di Bpm, MassimoPonzellini, e al presidente del collegio sindacale, Salvatore Rino Messina, come avevo detto che avrei fatto scivendone su questo giornale. Quello che mi ha impressionato ieri è stato vedere 3.800 mani alzate per approvare un aumento di capitale di quelle dimensioni, due volte la capitalizzazione di Borsa della banca, che richiederà in media 6.100 euro a testa ai soci se vogliono non diluirsi; e subito dopo due su tre delle stesse persone che votano per non modificare la governance della banca neppure in modo assai blando.

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