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→  novembre 14, 2010


«Osceno» è etimologicamente collegato a scaevus (sinistro) oppure a coenum (melma) dal greco koinon (immondo). In questo senso, per Riccardo Ruggeri, osceni sono il museo Beaubourg e la conferenza di Copenhagen, i premi Nobel dati e quelli ricevuti, i derivati e Goldman sachs, fare l’amore in cima all’Everest e mangiare alle stelle Michelin; oscene sono le parole «dell’establisnment euro-americano che ci domina» e della cultura protestante e giacobina da cui discende. Oscene Parole è il titolo che ha dato alle riflessioni in cui si propone di “decrittarle” cercando «di restare padrone dei pensieri e delle emozioni»: brevi saggi o rapide analisi, 7 al mese per 12 mesi, raccolti in una sorta di diario.

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→  settembre 27, 2010


di Alessandro Penati

CARO presidente Geronzi,
le scrivo per esprimerle pubblicamente la mia gratitudine e ammirazione per l’intervista concessa a questo giornale, che oserei definire memorabile. Ma, d’altra parte, a questi exploit, dovremmo essere abituati: altrettanto memorabile fu quella rilasciata al Sole-24 Ore nell’agosto 2008. Sono memorabili perché attribuiscono un significato pratico e preciso a concetti astratti: sono veri contributi epistemologici che ci rivelano il vero volto di una realtà che ci circonda, ma della quale siamo inconsapevoli testimoni.

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→  luglio 27, 2010


da Peccati Capitali

Al culmine della crisi post Lehman, in USA partì uno stress test, verifica della robustezza dei conti delle 19 maggiori banche: tempestivamente, rapidamente, con criteri severi, tanto che 10 banche non passarono l’esame e dovettero essere ricapitalizzate. Ma così si ristabilì la fiducia tra e nelle banche. Anche in Europa si è concluso lo stress test su 91 grandi banche: fatto tardi, con criteri laschi, con la preoccupazione di ogni stato che le proprie banche facessero brutte figure (e di doverle ricapitalizzare per evitare che lo faccia qualche “straniero”).

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→  giugno 29, 2010


“Se non desta scandalo che il sindaco di Torino chieda a Sergio Marchionne di valorizzare gli stabilimenti della Fiat, non capisco perché sorprenda analoga richiesta a una grande banca”, dice Sergio Chiamparino. Una sua non felice intervista di Salvatore Tropea su Repubblica aveva strappato a Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo e dell’associazione delle fondazioni bancarie, parole insolitamente vibrate. Non dovrebbe succedere con la seconda intervista sullo stesso tema, quella con Massimo Mucchetti sul Corriere della Sera di domenica. Ma si ritrovano le ambiguità concettuali che fin dall’origine attraversano il discorso su politica, fondazioni e banche.

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→  maggio 1, 2010


di Lamberto Dini

CREDITO E POLITICA

Caro Direttore, dopo i recenti, innegabili, successi elettorali, il ministro Bossi ha rivendicato una maggiore influenza del suo partito sulle grandi banche del Nord. Lo ha fatto con quel linguaggio diretto e quel gusto della provocazione che lo contraddistingue. Ne è nato un vivace dibattito pubblico, che potrà addirittura risultare utile se aiuterà a chiarire l’ essere e il dover essere dei rapporti fra banche e politica.

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→  aprile 16, 2010

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«Avremo una banca» In onda un film già visto

Nel modello delle Fondazioni le forze politiche hanno sempre avuto la loro rappresentanza: è lecito chiedersi, però, qual è il progetto che sta dietro.

“Le banche del Nord avranno uomini nostri a ogni livello”. Dobbiamo essere grati a Bossi per la rude franchezza. Basta con i si dice, le indiscrezioni, i ballons d’essai che circolavano da mesi. Basta con le cortine fumogene delle attenzioni da prestare, i dialoghi da instaurare, gli sviluppi da favorire. Meglio chi non ha falsi pudori. La stanza dei bottoni è preistoria, parliamo di bottoni. Col proporzionale, tanti voti tanti bottoni.

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