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→  giugno 25, 2005

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Intervista

Il disegno di legge sul risparmio è nuovamente al centro di uno scontro politico: oggetto del contendere è un emendamento all’articolo 6 approvato dalle commissioni congiunte Finanza e Industria del Senato, con il quale si congela al 30% il diritto di voto delle Fondazioni nelle banche da loro possedute. Un emendamento che il senatore diessino Franco Debenedetti non solo auspica che venga mantenuto quando la legge passerà all’aula per l’approvazione, ma che giudica addirittura «insufficiente» a realizzare lo scopo che si propone, vale a dire che il patrimonio delle Fondazioni non sia usato per garantire gli assetti proprietari delle loro banche.

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→  luglio 27, 2004


La public company e i suoi nemici
di Mark J. Roe
Prefazione di Franco Debenedetti
Il Sole 24 Ore S.p.a., 2004
pp. 309


Le società a proprietà diffusa sono uno strumento potente per la creazione e la distribuzione della ricchezza. Ma esse sembrano essere una caratteristica del solo mondo anglosassone. Capire quali sono le condizioni che ostacolano e quali quelle che favoriscono il loro formarsi è questione politica della massima importanza.

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→  febbraio 23, 2004

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L’acquisizione delle nostre banche da parte di banche estere può essere un’opportunità

“La classe politica non accetta la colonizzazione del credito italiano ad opera delle banche straniere”. Per Massimo Mucchetti, (Corriere della Sera del 21 e 22 Febbraio), questo è il vincolo da cui non si può prescindere ragionando di soluzione ai problemi sistemici delle nostre banche ( alcune delle quali sono azioniste importanti di questo giornale). Così, passano in secondo piano i problemi veri: la mancanza di contendibilità del controllo, la dimensione troppo piccola.

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→  gennaio 28, 2004

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Replica impeccabile, ma evapora il crack Parmalat

Ad aprire il fuoco era stato il Ministro dell’Economia: la sua testimonianza resa il 15 Gennaio alla Commissione Parlamentare di indagine conoscitiva sul crack Parmalat, a cui aveva consegnato il fascicolo delle lettere scambiate con Banca d’Italia e Consob, e dei verbali del CICR, era un pesante attacco soprattutto all’istituto di Via Nazionale.

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→  maggio 18, 2002

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Sul problema delle Fondazioni bancarie

“Voi pensate troppo al lato banche e non abbastanza al lato fondazioni”: questa era la principale critica che ci venne mossa quando, sette anni fa, con Alessandro De Nicola, Francesco Giavazzi e Alessandro Penati, presentammo il progetto di privatizzazione delle casse di risparmio. Invece, dicevano i nostri critici, la più importante innovazione del decreto Amato consiste nel far sorgere anche in Italia gli enti no-profit: essi consentiranno che l’iniziativa di soggetti privati completi l’azione dello Stato in settori quali la sanità, la formazione, la cultura, la ricerca.

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→  maggio 17, 2002


Come è fallito il progetto di “privatizzazione spontanea” delle banche

Di tutte le “partite doppie”, la più ricca è quella iniziata dodici anni fa da Giuliano Amato.
Amato voleva privatizzare le banche: ma come privatizzare una cosa che non si sa bene di chi sia? Scindendo in due le Casse di Risparmio, le Fondazioni da un lato, le banche dall’altro, il problema per le banche l’aveva risolto: padroni sono le Fondazioni. Ma chi è il padrone delle Fondazioni? A chi ordinare di vendere le banche?

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