Se per il Pd il rapporto con il M5s è più importante del garantismo

luglio 22, 2021


Pubblicato In: Giornali, Il Foglio


Al direttore.

Sul ddl Zan Enrico Letta per principio non accetta nessuna mediazione: preferisce correre il rischio che venga sbarrata la strada alla legge contro la omo e la transfobia per cui il Pd ha tanto a lungo combattuto. Sulla riforma Cartabia, su cui Draghi ha ottenuto l’approvazione all’unanimità del Consiglio dei ministri, Enrico Letta quasi invita a presentare emendamenti che conservino qualcosa dell’abolizione della prescrizione, la barbarie giustizialista della legge Bonafede, tema identitario del Movimento cinque stelle. Che, per Letta, l’alleanza a sinistra valga cedimenti sui principi, già lo sapevamo. Che prevalga anche sul primato del Pd nel sostegno al governo è una novità: per chi nel Pd ancora ci crede, novità stridente per i principi, pericolosa per le conseguenze.

La risposta del Direttore
Trattasi di uno strano paradosso. Ogni richiesta di modifica sul ddl Zan è stata considerata come una modifica di matrice fascista (chi vuole cambiare questa legge è un mascalzone, amico degli omofobi). Ogni richiesta di modifica sulla legge Cartabia è stata invece considerata come una modifica di buon senso (chi non vuole cambiare questa legge è un mascalzone, amico dei criminali). Se ne deduce che per il Pd, che ragiona spesso solo muovendo le bandierine, la bandierina del rapporto con il M5s è infinitamente più importante della bandierina del garantismo. Interessante.

ARTICOLI CORRELATI
L’auto trappola di Letta sullo Zan
di Redazione – Il Foglio, 22 luglio 2021

Invia questo articolo:
  • email
  • LinkedIn



Stampa questo articolo: