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→  febbraio 21, 2023


Le Iene intervistano Gianni Vattimo e Simone Caminada

Simone Caminada, assistente e compagno di vita del filosofo Gianni Vattimo, è stato appena condannato a due anni per circonvenzione di incapace. La sentenza ha bloccato anche le loro nozze civili già programmate. A Le Iene raccontano una storia molto diversa.

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Pubblicato In: Audio/Video
→  gennaio 28, 2023


Caro Direttore,

che peso sul cuore oggi. I milioni di sofferenze atroci, una per una, giorno dopo giorno, ora dopo ora. E il debito contratto per averle, grazie alla fortuità del caso, scampata. I criminali di Auschwitz, i pazzi del Wannsee non sono nati dal nulla: nel giorno del ricordo rileggiamo Poliakoff.


Pubblicato In: Giornali, Il Foglio
→  gennaio 26, 2023


Intervista di Christian Benna a franco Debenedetti

Franco Debenedetti: «Badiamo piuttosto alle eccellenze piemontesi»

«Si può anche sognare ma è pericoloso vivere fuori dalla realtà. L’Olivetti ha lasciato in eredità nel nostro territorio rilevanti risorse di capitale umano e un’immagine che poche altre imprese al mondo possono vantare. Ma quale vantaggio strategico possono apportare a chi vuole fare batterie di nuova generazione?». Franco Debenedetti, già vice presidente e poi ad di Olivetti negli anni d’oro dell’Olivetti, ha compiuto 90 anni il 7 gennaio. «Il regalo più bello — racconta l’imprenditore, politico e saggista torinese — mi è stato fatto dall’Istituto Bruno Leoni, di cui sono presidente, con un libro che raccoglie saggi sull’attività che ho svolto dopo quella imprenditoriale, da politico e da editorialista soprattutto in temi di economia».

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Pubblicato In: Giornali
→  gennaio 17, 2023


di Michele Masneri

Contro il logorio della città industriale negli anni Sessanta nasceva il design notturno e pop di Strum e Studio 65. Tutto parte dal Piper

Nei fatali Sessanta, mentre a Milano si muovevano i soliti dioscuri del design, da Magistretti a Castiglioni a tutti gli altri, a Firenze nasceva il design radicale, a Roma nel design non è mai successo niente, a Torino succedeva qualcosa di eccezionale. Come a Firenze, la molla fu la noia. Nel ’64 Un articolo su Casabella intitolato “Torino. Monopolio e depressione culturale ” a firma di Riccardo Rosso, sconosciuto studente di Architettura ma futuro socio di Pietro Derossi (allievo di Mollino) e del costituendo gruppo Strum, che stava per “architettura strumentale” e aveva come obiettivo principale quello di utilizzare l’architettura come uno strumento di partecipazione alle lotte sociali e politiche, rompe il grigiore esistenzial-architettonico.

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Pubblicato In: Giornali, Varie
→  gennaio 12, 2023

Questo che segue non è un documento mio, ma quello che avrei voluto scrivere. “Quel Grido da Verona” di Carlo Rovelli sul Corriere dell’8 Gennaio mi aveva profondamente infastidito. Ma quello che mi ha davvero indignato è che la pagina dei commenti del giornale della borghesia italiana, su cui siamo soliti leggere i profondi ragionamenti e le sagge riflessioni di Angelo Panebianco, di Sabino Cassese, di Mario Monti, più recentemente di Alberto Mingardi venissero lordate da una, non breve, “lezione” di sedicente pacifismo. Ricevo oggi una replica di Giovanni Cominelli che mi sembra faccia ragione delle intollerabili falsità e distorsioni del brano del noto fisico. Lo pubblico qui, sicuro che incontrerà consensi.

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Pubblicato In: Varie
→  gennaio 6, 2023


di Michele Magno

Al direttore.
Domani Franco Debenedetti, voce tra le più limpide del riformismo italiano, taglia il traguardo dei novant’anni. E’ una bella notizia, anche perché la sua vitalità intellettuale conferma che l’età che conta è quella della mente, mentre l’età anagrafica non è, di per sé, indicativa di nulla. In un paese in cui la retorica del giovanilismo tocca talvolta vette grottesche, è una verità che andrebbe riscoperta. E in un paese in cui si continua a cercare il consenso dei contemporanei a carico dei posteri, la sua biografia di imprenditore e parlamentare, di presidente dell’Istituto Bruno Leoni e di studioso del capitalismo postindustriale, racconta un’altra storia. Una storia che rivendica l’autonomia morale dell’individuo contro le (cattive) ragioni della cattiva politica. L’etica della responsabilità personale dovrebbe essere connaturale alla democrazia liberaldemocratica, fondata su doveri di cittadinanza liberamente accettati e condivisi, mentre vengono meno in una concezione hegeliana dello stato come soggetto che pretende di imporre ai cittadini i loro stili di vita. In questo senso, la libertà non è una polizza di assicurazione sul benessere o sulla felicità. Si può essere agiati e felici senza essere liberi, si può essere liberi senza essere felici e neppure agiati. La libertà assicura soltanto se stessa. Grazie, Franco, per il tuo lungo impegno a favore della società aperta.

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Pubblicato In: Giornali, Il Foglio