→ settembre 20, 1994

Non stupisce che il dibattito sull’Enel si stia infiammando, come già accadde all’epoca del processo opposto nel 1962: qui sono davvero in gioco i poteri forti, e la linea del fuoco corre per tracciati che possono anche non seguire quelli degli schieramenti politici: a volte neppure quelli delle posizioni ideologiche.
Ci sono tuttavia alcune premesse sulle quali tutti dovrebbero convenire: la prima, che il business elettrico consta di tre aree con specificità proprie – produzione, trasmissione e distribuzione- e che se ne deve pretendere l’ unbundling contabile, come concordemente richiedono Autorità antitrust e autorità comunitarie; la seconda, che l’assetto del sistema energetico è di fondamentale importanza per il futuro a lungo termine di un paese industriale.
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→ settembre 18, 1994

La Germania arresta i nani alla frontiera con la Polonia (ma si precisa che si tratta delle statuine in gesso dei compagni di Biancaneve). La Svizzera dichiara guerra alla Cina (per la riproduzione del famoso coltellino con lo scudo crociato e l’arco di Guglielmo Tell).
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→ settembre 12, 1994

Borghesia e rappresentanza politica è il tema di un dibattito svoltosi alla Festa dell’Unità mercoledì scorso, e a cui hanno partecipato Alfredo Reichlin, Giorgio Bogi e Franco Debenedetti. Di quest’ultimo pubblichiamo una sintesi dell’intervento.
Consigli per l’opposizione»: sui giornali sembra diventata una rubrica fissa. L’opposizione dovrebbe: darsi un governo ombra o lavorare per progetti, rafforzare le proprie strutture o sciogliere le proprie organizzazioni; allenare un proprio leader o attendere per non bruciarlo; sommare i propri voti o mantenere le proprie identità; perdere la propria ala estrema o aggregare tutti i consensi. Perfino, come chiede Sergio Romano, dare una mano con senso di responsabilità (anzi di colpa!) alla maggioranza, dato che un giorno tutto questo potrebbe essere suo (ma si sa che era una tentazione nel deserto).
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→ settembre 1, 1994

Del giudizio negativo che i mercati stanno dando sull’azione di questo governo e sulla sua affidabilità si è scritto da più parti. Paradossalmente potrebbe non essere questo l’aspetto più grave del momento che stiamo attraversando: i mercati globali reagìscono con straordinaria rapidità ai segnali, e potrebbero ritrovare fiducia con la stessa velocità con cui l’hanno, se non negata, sospesa: essi, come è noto, hanno memoria ma si alimentano di speranze.
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→ agosto 31, 1994

Che lo schieramento provvisoriamente chiamato partito democratico necessiti, per formarsi, di un leader, è cosa su cui si discute già da prima delle elezioni: Ciampi, Spaventa, D’ Antoni, Veltroni, ora Prodi. Altri si starebbero scaldando in panchina. Adesso, quello che sta diventando chiaro è che c’è bisogno non di uno ma di due leader: trovare un leader al partito conservatore è forse ancora più urgente, se vogliamo sperare che le attuali traversie del sistema politico italiano conoscano un esito verso un accettabile gioco democratico.
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→ agosto 20, 1994

Si dice «innovazione» e si pensa ai prodotti di lunghi anni di ricerche in laboratori tecnologici. Ma innovare vuol dire anche guardare le cose in modo nuovo, forzare i tabù culturali, sparigliare le carte.
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