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→  maggio 5, 2001


Tribuna elettorale

Franco Debenedetti, «il pa­drone di sinistra», è nato 68 anni fa, è cresciuto, si è lau­reato e lisa sempre vissuto a Torino. In città, nel collegio per il Senato del centro, si è candidato con successo già due volte e dove ora si ripre­senta. Nelle prime due occa­sioni ha prevalso su Gipo Fa­rassino e Jas Gawronski. Il 13 maggio di quest’anno dovrà vedersela invece con il notaio Aldo Scarabosio, uno degli uomini di punta di Forza Ita­lia e della Casa delle libertà. Prima di dedicarsi alla politi­ca Debenedetti ha lavorato a lungo nell’azienda di famiglia e in Fiat, sempre seguendo il fratello Carlo, anche in Oli­vetti. È fondatore e presiden­te della Interaction Design In­stitute di Ivrea e consigliere di amministrazione di Cir, Cofi­de, e della Fondazione Ro­dolfo Debenedetti. La scelta di schierarsi, sette anni fa, con il più importante partito della sinistra, non è stata una sorpresa, dato che, già al tem­po dei grandi scioperi dell’au­tunno caldo, aveva espresso la propria solidarietà alle po­sizioni degli operai.

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Pubblicato In: Varie
→  maggio 3, 2001

Le agenzie di stampa riprendono così la lettera di Franco Debenedetti a Barbara Palombelli sullo sciopero della sete dei radicali

Franco Debenedetti, candidato per l’Ulivo a Senato a Torino, ha inviato a Barbara Palombelli una lettera in cui, facendo appello alla sensibilità tante volte dimostrata ai temi concreti della dignità della vita, le chiede di usare il suo riconosciuto status di giornalista di successo, al fine di trovare una chiave atta a garantire visibilità e concreti risultati a una battaglia che, in queste settimane di concitata vigilia elettorale, merita tutta l’attenzione dei media per indurre chi può e chi deve a impegni concreti.”

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Pubblicato In: Varie
→  maggio 1, 2001


Intervista di Romolo Paradiso

Allora senatore, “non più sognando California?”.
Né sogni né incubi. Anzi il caso California ci può servire per andare avanti nella strada della liberalizzazione, imparando dagli sbagli altrui.

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Pubblicato In: Varie
→  aprile 27, 2001


Indicazione del premier: i pro e i contro

E’ un bene o un male che sulle schede elettorali dei due simboli contrapposti compaiano le scritte “Berlusconi Presidente” e “Ulivo per Rutelli”?. Personalmente, considero questo fatto come uno sviluppo positivo. La contrapposizione tra due candidati premier non è una novità, la novità è l’indicazione esplicita. Io credo che, stante il fallimento della commissione bicamerale, la presenza di questa indicazione consenta di non fare compiere un passo indietro a un sistema maggioritario le cui inadeguatezze, peraltro, restano sotto i nostri occhi. Tuttavia devo riconoscere che il problema toccato da queste formule è di una certa importanza.

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Pubblicato In: Giornali, Panorama
→  aprile 27, 2001


Destra e politica monetaria

La Banca centrale europea anche ieri ha deciso di lasciare immutati i tassi d’interesse, deludendo le richieste che dal Fondo monetario e in buona sostanza dagli Stati Uniti si erano levate sempre più pressantemente. Otmar Issing, che nel board di Francoforte è il custode più rigoroso del mandato esclusivo attribuito dal Trattato di Maastricht alla Bce, difendere la stabilità dei prezzi, l’aveva annunciato.

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Pubblicato In: Giornali, La Stampa
→  aprile 13, 2001


Pensavo agli attentati di Ro­ma e Torino, leggendo due ri­cerche. La prima, «Cultura, apertura e finanza», di Rene M. Stultz della Ohio University, dimostra quanto, nel mondo globalizzato, l’elemento religioso nazionale con­ti nella tutela dei diritti dei credito­ri. La seconda di Charles Wyplosz, riscontra che la liberalizzazio­ne finanziaria produce nell’imme­diato un boom del prodotto inter­no lordo, seguito da crisi valuta­rie più o meno accentuate a secon­da del grado di efficienza dei regolatori, e quindi da periodi recessivi: ma che per i paesi in via di sviluppo la crescita del Pil che segue la liberalizzazione è molto più accentuata che nei paesi più avanzati, e anche il rallentamen­to che segue le crisi nel medio periodo è meno forte.

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Pubblicato In: Giornali, La Stampa