→ marzo 28, 2001
Intervista di Franco Garnero
Franco Debenedetti ha scavalcato all’ultimo minuto Mariella Scirea dell’Udeur. Per un posto da senatore nel collegio di Torino Centro. Arriva alla sua terza campagna elettorale dopo pressioni e riunioni fiume nei quartieri romani dell’Ulivo. Nel 1994 era stato proposto dai Progressisti di cui faceva parte anche Rifondazione comunista e si era affermato con un vantaggio di 3,5 punti sul leghista Gipo Farassino. Nel ’96 aveva vinto con un margine quasi doppio sul candidato del Polo Jas Gawronski.
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→ marzo 27, 2001
Al direttore.
“Mediaset non è stata militarizzata” nota il primo editoriale del Foglio di sabato 24 marzo “nessun giornalista si è infilato nei suoi programmi per rovesciare sull’opposizione accuse da ergastolo”. Di solito, l’opposizione dell’opposizione la si chiama maggioranza. Resta il dubbia se l’insolita locuzione sia un fenomeno di “Alltagslebens”, dunque rivelazione di involontario auspicio, risonanza di vibrazioni sondaggistiche, o non piuttosto perfida radiografia dell’ossatura
→ marzo 23, 2001
Intervista di S. Cav.
Una sfida alla destra sul suo terreno: le riforme che liberano l’economia. O meglio, quello che dovrebbe essere il suo terreno, perché il senso della sfida è tutto nell’osservazione dello scarso impegno della destra italiana su questi temi. E’ il filo conduttore di Sappia la destra, l’ultimo libro di Franco Debenedetti, uomo d’impresa per molti anni, senatore dei Ds dal1994.«L’ho scritto— dice — anche permettere la Casa delle Libertà di fronte a un paradosso: il dibattito sulle riforme economiche si è svolto tutto a sinistra. Loro sono stati quasi assenti…
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→ marzo 20, 2001
Due voci a sinistra si sono particolarmente distinte nei commenti al progetto “Azioni per la competitività” che Confindustria ha presentato a Parma venerdì e sabato di fronte a una platea di 4000 imprenditori. Quella di Valentino Parlato sul Manifesto e quella di Eugenio Scalfari su Repubblica. Entrambi hanno inviato la sinistra a non commettere l’errore di considerare la Confindustria di Antonio D’Amato come una sorta di organizzazione collaterale alla Casa delle Libertà di Silvio Berlusconi.
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→ marzo 15, 2001
Caro Direttore, Mario Pirani, su La Repubblica di ieri, dissente dall’appello contro la faziosità nella campagna elettorale che ho firmato con Michele Salvati, Luciano Cafagna, Paolo Mieli, ed Augusto Barbera. E lo fa per due motivi: il conflitto di interessi e il connesso rischio che, in caso di vittoria Berlusconi, controlli la totalità dell’emittenza televisiva italiana; e la disparità di mezzi finanziari a disposizione di Berlusconi stesso.
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→ marzo 10, 2001
Appello di Franco Debenedetti, Luciano Cafagna, Michele Salvati, Paolo Mieli, Augusto Barbera
Crediamo che alle prossime elezioni politiche si debba votare liberamente, consapevolmente e serenamente Secondo le idee e le inclinazioni di ciascuno. Siamo convinti che non sia in atto uno scontro tra civiltà e barbarie. L’attuale maggioranza di governo e la coalizione delle opposizioni hanno pieno e legittimo diritto di essere giudicate in modo maturo e meditato. L’enfasi emotiva, lo smodato attacco personale e la trasformazione della campagna elettorale in un conflitto finale in difesa della democrazia in pericolo sono strumenti dì un vecchio arsenale ideologico che ha già recato danni gravi al paese e alla credibilità delle sue classi dirigenti, politiche e intellettuali.