→ maggio 30, 2008

Cartello a perdere.
Assicurazioni, Antitrust e Scambio d’Informazioni
a cura di Alberto Mingardi
Prefazione di Franco Debenedetti
Rubbettino Editore, 2008
pp. 319
In un libro in cui si parte da sentenze antitrust in questioni riguardanti vari rami assicurativi, per discutere dei principi, teorici, ideologici e politici, su cui si basa l’attività antitrust stessa, e quindi sottoporne a critica i costrutti fondamentali, mercato rilevante, attività collusiva, quello stesso di concorrenza, giungendo infine a mettere in serio dubbio la possibilità di un antitrust che non sia distorcente del mercato; in un siffatto libro non può mancare una considerazione sulla situazione esistente fino a pochi anni fa in un Paese quale il nostro, in cui il 50% delle attività economiche erano intermediate dallo Stato, e di conseguenza per interi settori non aveva senso parlare di mercato e di concorrenza; e sviluppare alcune considerazioni sul ruolo che l’Autorità per la Concorrenza ed il Mercato ha avuto nella più grande trasformazione della nostra economia, vale a dire l’uscita dello Stato da gran parte delle attività finanziarie e industriali che esso gestiva.
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→ maggio 28, 2008

da Peccati Capitali
Da Gianni Agnelli a John Elkann. Il nipote dell’Avvocato diventa presidente dell’Ifil e segna la fine di un’epoca: quella delle fabbriche e del potere degli industriali.
La fotografia di Gianni Agnelli trentenne sorridente al volante di un’utilitaria mentre i “grandi”, Vittorio Valletta, Leopoldo Pirelli, e Giuseppe Bianchi parlano tra di loro, rappresenta un’epoca: quella in cui la 600 era il sogno di chi aveva la Vespa; e in cui il potere vero era nelle mani di chi gestiva le fabbriche, non di chi tagliava le cedole delle azioni.
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→ maggio 27, 2008

Battaglie e pregiudizi
C’è poco da fare: la televisione, per la sinistra, resta sempre un nervo scoperto. È bastato che qualcuno etichettasse come “salva Rete4” un emendamento del Governo alla legge che recepisce una direttiva comunitaria, perché scattasse il riflesso automatico di ricorrere alla tattica ostruzionista.
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→ maggio 26, 2008

Non è lo Stato che deve decidere se la banca guadagna
Caro Direttore,
la frase sulle sofferenze da infliggere a petrolieri e banchieri, pronunciata dal Ministro Tremonti nella trasmissione di Lucia Annunziata, la si può considerare voce dal sen fuggita; ci si può astenere dal darne interpretazioni psicoanalitiche. Ma difenderla come lei fa nel suo articolo di lunedì scorso su Affari e Finanza, perché?
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→ maggio 21, 2008

da Peccati Capitali
Alla stazione centrale di Milano, in uno dei due giornalai manca sovente il Financial Times. “A noi, mi spiega l’edicolante, ne danno solo due copie. È perché siamo piazzati davanti ai binari dei treni che vanno al Sud, Salerno, Bari: pochissimi lo comperano. All’altra edicola ne danno dieci volte tanto, perché è vicina ai binari che vanno a Venezia, o in Germania,”.
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→ maggio 16, 2008

Intervista a Franco Debenedetti
Ragionamenti rozzi e tesi paracomuniste che alimentano un clima populistico. Non usa mezzi termini Franco Debenedetti, manager di lungo corso, poi parlamentare dell’Ulivo e ora nei board di Cir, Cofide e Piaggio, nel bocciare la proposta della Uè di sforbiciare gli stipendi d’oro dei dirigenti.
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