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→  dicembre 12, 2010


Ci sono molti modi di scrivere di aziende.

C’è il modo storico, narrarne il divenire, dalla nascita, attraverso avventure e disavventure, successi e sconfitte, alle metamorfosi e magari alla fine. Analizzando come la vicenda dell’azienda si intreccia con quella delle innovazioni che ha realizzate, della società in cui è cresciuta, dei mercati in cui ha operato, dell’economia che con essa si è sviluppata.

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→  novembre 14, 2010


«Osceno» è etimologicamente collegato a scaevus (sinistro) oppure a coenum (melma) dal greco koinon (immondo). In questo senso, per Riccardo Ruggeri, osceni sono il museo Beaubourg e la conferenza di Copenhagen, i premi Nobel dati e quelli ricevuti, i derivati e Goldman sachs, fare l’amore in cima all’Everest e mangiare alle stelle Michelin; oscene sono le parole «dell’establisnment euro-americano che ci domina» e della cultura protestante e giacobina da cui discende. Oscene Parole è il titolo che ha dato alle riflessioni in cui si propone di “decrittarle” cercando «di restare padrone dei pensieri e delle emozioni»: brevi saggi o rapide analisi, 7 al mese per 12 mesi, raccolti in una sorta di diario.

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→  ottobre 10, 2010


Patty Berglund, la protagonista di Freedom di Jonathan Franzen, si domanda se la sua vita non sarebbe stata differente se avesse interrotto la lettura di Guerra e Pace prima di arrivare alle pagine in cui Natasha Rostova, destinata a Pierre, s’innamora del suo amico il Principe Andrei. Forse, pensa, non avrebbe ceduto all’attrazione per Richard Katz, il trasgressivo cantante rock, l’esatto opposto del suo amico del cuore Walter. E’ Walter quello che Patty sposa, ma quell’attrazione rimane sepolta nel suo cuore, dovranno passare trent’anni perché esploda.

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→  settembre 7, 2010


da Peccati Capitali

Un Viaggio: l’autobiografia di Tony Blair ha scatenato polemiche furiose. Che dei suoi tremandati abbia chiuso la sanguinosa questione dell’Ulster, realizzato le devolution di Scozia e Galles, fatto di Londra il centro mondiale di finanza e arti figurative, ridefinito la politica delle sinistre, migliorando qualità e diffusione dei servizi, tutto sembra scomparire di fronte all’accusa di avere seguito Bush nella guerra contro l’Irak. Fatti noti: ma l’uscita del libro ha resuscitato antiche passioni.

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→  luglio 6, 2010



estratto da una recensione di Giorgio Basevi

Al tema generale proposto l’anno scorso per le serate sui classici –Il dio denaro— si potevano dare almeno due impostazioni: una relativa al significato etico-filosofico che i classici attribuivano al denaro, l’altra a quello più propriamente tecnico-economico.
La relazione di Debenedetti, ispirata all’attuale crisi finanziaria internazionale, solleva un tema, fra gli altri, cioè quello della regolamentazione e sorveglianza dei mercati finanziari. Debenedetti non è particolarmente favorevole a tale regolamentazione, timoroso che essa possa soffocare il funzionamento dei mercati.

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→  giugno 13, 2010


dalla Domenica del Sole 24 Ore

Mercati e logiche del capitalismo

Le crisi finanziarie sono prevedibili? Nessuno è più credibile di Nouriel Rubini per rispondere affermativamente: nel febbraio 2008 , sette mesi prima del fallimento della Lehman (ma già nel 2006 lanciava i suoi ammonimenti), nel suo paper “12 passi verso il disastro” prevedeva con accuratezza la dinamica per cui una crisi tutto sommato di modeste dimensioni – Bernanke stesso all’epoca la stimava in alcune centinaia di miliardi di $ – avrebbe provocato il disastro che abbiamo visto.

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