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→  luglio 10, 2015


Il libro del neo ministro

“La crisi greca non è un caso speciale, non deriva dall’incapacità di fare riforme strutturali: rappresenta la crisi del progetto neoliberista”. Apre così il “Crogiuolo della Resistenza”, scritto, insieme a Christos Laskos, da Euclide Tsakalokis, il ministro che ha sostituito Varoufakis. Non è un instant book, è del 2012. Non è un pamphlet, è l’analisi di economisti colti ricca di tabelle e grafici, è il programma di marxisti rigorosi convinti dell’inevitabile fine della “sintesi neoliberista” su cui è costruita l’Europa. Mostra come dietro negoziazioni erratiche e comportamenti stravaganti, ci sia, preparata da anni, una strategia economica che va oltre il momento, propositi politici che vanno aldilà della Grecia.

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→  novembre 16, 2014


Recensione di
The end of normal
James Galbraith
Simon & Schuster, pagg. 304

Siamo vissuti nella cultura della crescita: desiderabile, dovuta e perpetua, normale, appunto. Ruolo dei governi è promuoverla, moderando i cicli economici: le recessioni saranno seguite da riprese, l’economia ritornerà al trend di lungo periodo, l’output potenziale. Non era così per gli economisti dell’epoca vittoriana: per loro, scrive James Galbraith, «il fine ultimo non era la crescita economica ma l’investimento o l’accumulazione di capitale».

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→  settembre 17, 2014


Corruzione a norma di legge. La lobby delle grandi opere che affonda l’Italia.
di Francesco Giavazzi e Giorgio Barbieri
Rizzoli, 2014
pp. 235


MoSE, Expo e Tav. Tre casi di scuola sulle “poche parole che valgono milioni” analizzate da Giavazzi e Barbieri

Di corruzione si può scrivere con la lente del magistrato, con i modelli dell’economista, con la gioia perversa del moralista. Se ne può scrivere anche con amore e dolore, amore per una delle più straordinarie città del mondo, dolore per gli scempi, morali e fisici, che in suo nome si sono compiuti: Venezia. E’ quello che fanno Francesco Giavazzi e Giorgio Barbieri in “Corruzione a norma di legge”.

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→  settembre 14, 2014


House of Debt
How They (and You) Caused the Great Recession, and How We Can Prevent It From Happening again

by Atif Mian e Amir Sufi
The University of Chicago Press, Chicago and London,
pagg. 220

La Grande Recessione come crisi bancaria: è la spiegazione standard. Che variamente combina eccesso di mutui garantiti dal Governo, cartolarizzazione che riduce il premio al rischio, tassi di interesse troppo bassi, mancato salvataggio della Lehman; e, per i moralisti, avidità dei banchieri e conflitto di interesse delle agenzie di rating.

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→  luglio 13, 2014


Michael Lewis,
Flash Boys,
W.W. Norton and Company,
New York, pagg. 288.


Nathan Rothschild aveva un’informazione privilegiata: sapeva che Wellington aveva vinto. Ma qualunque cosa avesse fatto, comperare o vendere, sarebbe stata anch’essa un’informazione, che altri avrebbero sfruttato, erodendo il valore della sua. Così quella mattina in Borsa andò al solito posto vicino a una colonna, senza che nulla potesse trasparire dal suo comportamento: quello che poi avvenne fa parte delle leggende della finanza.

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→  maggio 20, 2014


Thomas Piketty
Le Capital au XXIème siècle
SEUIL, 2013


Alcune delle formule che hanno cambiato il nostro modo di capire il mondo sono semplici e compatte: quella di Einstein dell’equivalenza di massa ed energia, quella che definisce l’entropia, che Planck scrisse sulla tomba di Blotzmann. La formula della “diseguaglianza fondamentale”, che “in un certo senso riassume la logica complessiva” del lavoro di Thomas Piketty, quanto a compattezza è imbattibile imbattibile: “r>g”. Ma che sia la legge bronzea che spiega il funzionamento del “capitale del XXI secolo” è tutto da vedere.

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