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→  maggio 6, 1995


Il progetto istitutivo delle Autorità dei servizi di pubblica utilità, licenziato dal Senato, sta incontrando alla Camera notevoli intoppi. A quelli di natura strumentale, volti solo a rallentare le privatizzazioni, ora si è aggiunto il desiderio di cogliere l’occasione per regolare anche l’assetto del sistema televisivo: ossia, fare un’autorità delle comunicazioni anziché un’autorità delle telecomunicazioni. Che la cosa abbia una sua logica è innegabile: la convergenza tra telefonia e tv è in atto, non solo perché una volta ridotte a stringhe di bit i due tipi di segnali sono non distinguibili (ma anche i cromosomi dei liberisti e degli statalisti sono fatti delle stesse quattro basi), ma perché i due mercati si stanno fondendo.

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→  aprile 29, 1995


Ogni discorso sull’assetto da dare al sistema delle Tlc in Italia deve partire da queste considerazioni di base:
- nel 1998, per effetto del disposto comunitario, cadranno i vincoli alla liberalizzazione del settore;
- di tutti i servizi di pubblica utilità, questo è quello in cui non esistono ostacoli di principio per la realizzazione di un mercato contendibile;
- il disegno deve comprendere anche le nuove tecnologie, soprattutto quelle via cavo.

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→  aprile 21, 1995


Lettera aperta a Silvio Berlusconi

Cavalier Berlusconi, «Auspico una risistemazione di tutto il settore (telefono, televisione, computer), magari anche attraverso fusioni (…) con la Stet (…)»: le confesso che la reazione stamane leggendo queste sue affermazioni, è stata di stupore. L’argomento non era nuovo, da tempo correvano voci, autorevoli personaggi le avevano captate e rimandate. Ma io non ci credevo troppo, mi sembrava prodotto di esazerazione di commentatori, non proprio benevoli nei suoi riguardi.

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→  aprile 19, 1995


I problemi di incompatibilità e di conflitto di interesse tra il Berlusconi padrone delle Tv e uomo di governo sono noti: sulla Stampa, Sergio Romano. Gianni Vattimo, Gustavo Zagrebelsky li hanno ripetutamente illustrati. Una proposta di legge per regolare la materia è ora in discussione al Senato: ma, per gli ostacoli giuridici e rischi politici, finisce per sollevare più problemi di quelli che vorrebbe risolvere.

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→  aprile 15, 1995


L’ordine dei medici, tra i casi in cui non sarà consentito praticare la fecondazione artificiale, ha indicato anche quello delle donne sole, non legate da uno stabile rapporto di coppia.
I problemi della bioetica sono straordinariamente complessi: può succedere che le regole, necessarie per porre limiti in un campo così delicato, abbiano implicazioni di cui non è facile cogliere tutta la portata.

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→  aprile 5, 1995


Il settore televisivo italiano presenta una duplice anomalia: una per l’assommarsi in Berlusconi dei ruoli di proprietario di reti e uomo di governo; l’altra per la posizione dominante della Fininvest. Le soluzioni che si propongono per risolverle presentano il rischio di rafforzare l’avversario che si vuole battere. Succede, quando si assume un punto di vista difensivo, di contenimento dei danni: e se provassimo a cambiare l’impostazione del gioco?

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